Passa ai contenuti principali

Adolescente. Dove sono i miei sogni?

Quante volte ti sarai chiesto: che cos'è la cosa più bella che hai? - I soldi? No, troppo banali! - La fortuna? Difficile che arrivi a te! - La tua famiglia? Forse, se durasse! - Un lavoro sicuro? Trovarlo! - La vita? Troppo complicata!
Che cos'è quella cosa che nessuno può rubarmi o criticarmi? Cos'è quella cosa che basta chiudere gli occhi e ce l'ho? Quella cosa che, quando ho voglia è lì soltanto per me?
IL SOGNO!!!
In vita mi è fondamentale SOGNARE!!!

E allora chiudo gli occhi e immagino… di essere ciò che vorrei… immagino di essere chissà dove… di amare la persona che vive al mio fianco come lo voglio e lo desidero io… SOGNO di essere FELICE…

I sogni, i progetti…dove li teniamo?!

Sognare sperando; avvertiamo tutti il bisogno di speranza, che è al centro della nostra vita, soprattutto nell'epoca contemporanea.

“[…]La giovinezza in particolare è tempo di speranze, perché guarda al futuro con varie aspettative. Quando si è giovani si nutrono ideali, sogni e progetti; la giovinezza è il tempo in cui maturano scelte decisive per il resto della vita. E forse anche per questo è la stagione dell'esistenza in cui affiorano con forza le domande di fondo: perché sono sulla terra? che senso ha vivere? che sarà della mia vita? E inoltre: come raggiungere la felicità? perché la sofferenza, la malattia e la morte? che cosa c'è oltre la morte? Interrogativi che diventano pressanti quando ci si deve misurare con ostacoli che a volte sembrano insormontabili: difficoltà negli studi, mancanza di lavoro, incomprensioni in famiglia, crisi nelle relazioni di amicizia o nella costruzione di un'intesa di coppia, malattie o disabilità, carenza di adeguate risorse come conseguenza dell'attuale e diffusa crisi economica e sociale.” (B. XVI)

La mancanzadi speranza, e quindi di sogno, colpisce noi, nuove generazioni, che, in contesti socio-culturali privi di certezze ci troviamo ad affrontare difficoltà che appaiono (e sottolineo APPAIONO) superiori alle nostre forze. Tanti giovani sono feriti dalla vita, condizionati da una immaturità personale che è spesso conseguenza di un vuoto familiare, di scelte educative permissive e libertarie e di esperienze negative e traumatiche. Per alcuni – e purtroppo non sono pochi – lo sbocco quasi obbligato è una fuga verso comportamenti a rischio e violenti, verso la dipendenza da droghe e alcool….

Facciamo scelte che manifestino coraggio, se c'è un sogno, si possono fare poi progetti sopra questo sogno; e non lasciamoci attrarre da false chimere: il successo, il denaro, i beni materiali. Non cediamo alla logica dell'interesse egoistico, ma coltiviamo l'amore per il prossimo e sforziamoci di porre noi stessi e le nostre capacità umane e professionali al servizio del bene comune e della verità, sempre pronti a rispondere “a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi”. Così acquista senso la nostra vita… perseguendo un progetto, che per definizione di progetto, sia un sogno da coltivare.

Una volta un uccellino cadde dal suo nido e un bambino lo prese in mano e disse a un saggio (tenendo l'animale chiuso tra le mani) "l'uccellino è vivo o morto?" Il saggio rispose “se ti dico che è morto tu lo lasci libero, se ti dico che è vivo, te lo schiacci tra le tue mani e lo uccidi… Il futuro è nelle tue mani!”

IL FUTURO E' NELLE NOSTRE MANI!

Se noi vogliamo, possiamo! Se si vuole si possono fare grandi cose nella vita! Ci vuole allenamento, certo! E... da piccola cosa che siamo possiamo diventare grandi uomini, se si sogna e si porta a vanti un progetto!

Conoscete la “la storia infinita”? Sarà che forse anche da bambini oramai non si è più in grado di fantasticare? Guardate questo video qui sotto.

Guardate il dialogo del ragazzo e la principessa (dopo il 3° minuto)!

Scritto su www.cogitoetvolo.it


Commenti

Post popolari in questo blog

A tutti i giovani: quando l'anima è pronta, allora le cose sono pronte. Emozioni e talenti fanno dell'essere umano una persona

L'altro giorno abbiamo tenuto al Centro Culturale ELIS un corso di orientamento allo studio e all'università e al lavoro. Una buona partecipazione, circa 40 ragazzi e ragazze. Molti di loro (un'altra buona percentuale è determinata) sono più preoccupati di fallire, accomunati dall'idea che in Italia non si trova lavoro... Inoltre, tali sono le pressioni dell’ideologia stritolante del successo come riconoscimento della folla, che la paura finisce con l’offuscare la chiarezza della loro vocazione professionale che si è mostrata almeno parzialmente nel corso di 13 anni di scuola, i più importanti in questo senso.  Ragazzi, ricordate sempre che il successo non è negli occhi degli altri, ma nell’essere se stessi. La scuola spesso allena a superare prove e non alla vita, a cui ci si allena solo con una progressiva conoscenza di se stessi (limiti e talenti) e scelte conseguenti.  Shakespeare scriveva che “ quando l’anima è pronta, allora le cose sono pronte ”. La

Tablet e bambini: istruzioni per l'uso (II pubblicazione)

di Alessandro Cristofari, 16 maggio 2014 Mentre dagli Stati Uniti  arrivano notizie allarmanti  sulla nostra quasi totale dipendenza dagli smartphone e dalle app, l'ultima ricerca su un campione di 1.000 internauti che aprono app di benessere, fitness e salute dal proprio cellulare evidenzia che un intervistato su quattro consulta questi programmi più volte al giorno e non può più farne a meno, dal Cohen Children's Medical Center di New York piomba una notizia in totale controtendenza: nell'apprendimento dei più piccoli, bocciate le app educative. Molto meglio il dialogo e i giocattoli tradizionali.   Uno smacco "digitale" per tutti quei genitori iper-tecnologici che si vantano dell'abilità dei propri figli con smartphone e tablet prima ancora che sappiano parlare. Secondo il team di scienziati di New York c'è invece da preoccuparsi, perché i dispositivi con touchscreen non solo non fanno imparare più in fretta, ma rischiano di fare da

Da pornodiva a fervente cattolica, la commovente storia di una conversione

La carriera Claudia Koll , classe ’65, ha frequentato il Liceo Classico e Quattro anni di studi in Medicina all'università di Roma, perché voleva diventare Psichiatra. Quando aveva deciso di dedicarsi alla carriera artistica, Claudia Koll frequentava il Drama Course, ha preso lezioni di Danza professionale e di canto. Ebbe il primo ruolo di attrice protagonista nel film erotico di Tinto Brass "Così fan tutte" del 1992 che fa scalpore, ma da allora ebbe un'improvvisa celebrità e le si spalancarono le porte della fiction televisiva. E così poi la carriera di Claudia Koll si iniziò a snodarsi poi tra il cinema, il teatro e la televisione, ripassa il copione e resta sul set fino a tardi. Adora la cioccolata, tutte le sere andava in palestra, prima di addormentarsi legge sempre e le piacciono molto i libri gialli. Claudia Koll fu fra i protagonisti dello sceneggiato "Il Giovane Mussolini", a fianco di Antonio Banderas, nell’ormai lonta