A maggio il mondo è bello e invitante di colori: sugli alberi ci sono solo fiori

Composizione sulla tavola apparecchiata:
un intero cocomero intarsiato fino a titar
 fuori un capolavoro così.
(Scuola Alberghiera SAFI)

Domenica di Pentecoste: illuminati dall'Altissimo (speriamo)!

Come in tutte le feste grandi la famiglia dà soddisfazione all'affetto fatto primo, secondo, terzo, e così via, contorno, dolce , frutta, caffè, amaro, amici... perchè l'affetto oltre che darlo bisogna saperlo ricevere...

E a tal proposito vedendo  a pranzo delle opere d'arte sul mio tavolo (le due immagini che vedete): composizioni di fiori, di rose per la precisione, fatte con un frutto, mi veniva in mente che tanto spesso stiamo più su facebook o twitter che su una panchina con un amico.

Non siamo capaci di stare tanto in silenzio, in silenzio! Mezz'ora in silenzio ad addomesticare il cielo, un albero, una rosa, un amico, un fratello, una sorella, Dio.

Allora ecco che subito dopo pranzo mi sono lanciato e questo ho fatto, in questo ordine!
Cosa ci si guadagna? Provate e vedrete!

Per merito di queste belle composizioni fatte con i frutti dell'estate alle porte ho pensato che a maggio, in ogni angolo di Roma, e del nostro cuore (Roma è il cuore del mondo), ci sono spettacoli improvvisi, 

La II composizione sulla tavola apparecchiata.
(Scuola Alberghiera SAFI)

inaspettati, di grazia e di bellezza: una canzone, un volto, una telefonata, un whatsapp, una mail, un sms, un twitt, un amico, un pezzo di cielo, una nuvola, una rosa, un quadro, un sorriso, una chiacchierata, un bambino...

A maggio, più che in altri mesi, a Roma, e in ognuno di noi, ogni
cosa è piena di grazia e di Grazia.

Per questo ora dico: Grazie!

Influenzato spesso da ciò che anni fa mi diceva Alessandro D'Avenia:

"La bellezza è ciò che cerchiamo.

Nella bellezza ci possiamo meravigliare. 

Nella bellezza creiamo. 

Nella bellezza ci innamoriamo.
Nella bellezza gioiamo.
Ma perché noi non la troviamo? Perché la bellezza è dono". Il segreto non è cercarla, ma poterla ricevere. 

E , appunto, dico: grazie per questa grazia!