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Canta e sorridi! La medicina del buon umore.


Sono tante le canzoni invadono il mondo ogni giorno. 
Spesso un mio giovane amico, adolescente, mi segnala video di canzoni da lui amate e ne fa la traduzione con i sottotitoli.
I ragazzi comunicano attraverso le canzoni. Stranamente però si canta poco. 
Si ascolta molto, si canta poco. Allo stesso modo tanti suonano la chitarra, ma nessuno canta, nemmeno chi suona. 
A me chi canta fa una grande simpatia e mi trasmette tanta allegria! Spesso mi sorprendo a cantare per strada e credo mi prendano per pazzo (tante volte a casa mia vedo gente cantare e tanti dire"è pazzo!"), allora fischietto. Ma a mio avviso cantare è segno di sanità mentale: ottimismo e gioia ne sono la causa. Sarà un caso che ci riferiamo a persone tristi dicendoli dei "disincantati". L'origine della parola ha a che fare con l'essere colpiti da incantesimo (incantato) spesso pronunciato sotto forma di canto. Insomma chi rimane senza canto, rischia di rimanere disincantato. Perde la magia del quotidiano da cantare: amore, lotte, passioni, dubbi, sconfitte, gioie, vittorie. (A.D.)

Le persone troppo serie non si reggono, a me stancano! Così come le persone che si prendono troppo sul serio e quelle che non cantano mai, anche se sono stonate. E l'adolescente che si rifugia nella musica forse non sta fuggendo dalla realtà come spesso gli diciamo. Ma semplicemente si rilassa e si gode le cose belle e (magari) le canta.
Tra i ricordi più belli che ho ci sono serate passate a cantare con familiari e amici (gruppi di amici) sotto le stelle, al mare...in spiaggia, o davanti un fuoco! Perché non lo facciamo più? Una canzone insieme dopo cena chissà da quanti litigi inutili ci salverebbe o da quali inutili programmi televisivi. La musica sempre più la si ascolta e la si consuma, sempre meno però la si canta.

Ancora una volta: i giovani insegnano agli adulti!
Canta solo chi è innamorato. Un'epoca disincantata, un'epoca che non canta, è un'epoca dal cuore spento. (A.D)

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