Passa ai contenuti principali

Tastiera di Dio


La città è la tastiera di Dio. Ricorderemo tutti il film “La leggenda del Pianista sull’Oceano” tratto dal monologo teatrale di Baricco. Il protagonista decide di scendere dalla nave quando si innamora. Una rivoluzione nella sua vita, non una semplice evoluzione. Anche se poi quella rivoluzione viene repressa… per paura dell’ignoto.

L’amore accolto è una rivoluzione. L’amore non accolto, per paura dell’ignoto e del dolore, è un’involuzione.

Così io ieri mi sono spinto ad uscire di casa (nonostante il cattivo tempo) per andare in bici con un paio di amici. Roma di domenica è una poesia.


Vivo a Casalbruciato quartiere romano di borgata (già il nome spiega tutto), e mi sento tutt'uno con questo quartiere e mi faccio trasportare dalla sua umanità. Romani, est europei, bengalesi, cinesi che vivono senza problemi gomito a gomito. È un posto meraviglioso per me che sono sempre alla ricerca di storie e persone da raccontare.

Roma è una città che ama svelarsi nascondendosi, dice “non sono brutta” per intendere “sono bella”, devi corteggiarla per scoprire che è una donna elegante, ritrosa tanto da sembrare, suo malgrado, trascurata.

Roma è così: eccita nascondendosi e svelandosi al tempo stesso. Forse gli si potrebbe attribuire quello che disse Marilyn Monroe: “I vestiti dovrebbero essere abbastanza stretti per dimostrare che sei una donna, ma abbastanza larghi per mostrare che sei una signora”.

Io non so se Monroe ci riuscisse, ma Roma sì: è donna con i suoi vestiti stretti che lasciano vedere le sue forme, senza essere volgare, perché quegli stessi vestiti sono allo stesso tempo larghi, quel tanto che basta, per trattarla da vera signora. E mentre una donna ti vien voglia di toccarla, una signora la osservi incantato, mentre conversi con lei incantevole. Nel primo caso sei protagonista, nel secondo comparsa: lei ti concede, con la sua compagnia, il privilegio di una bella figura, tutt’altro che retorica.

E impossibile in poche righe abbracciare con un unico sguardo quello che è questa città. Roma si sa è


"LA" città d'arte, stupenda nella sua unicità. Ma...io mi riferisco ad una Roma inside, una roma gnorante, ma non cafona, quella Roma che rimane un po' un mistero incantevole e "genuina". E' così, come è senza alterazioni. Parlo di Colli Aniene, Rebibbia, Torraccia, e..Tiburtina. Un alternarsi continuo di bruttezza, splendore, "naturalezza" , trascuratezza (abbandono) e...fascino e...paura! Casalbruciato rimane comunque (come diceva uno dei miei amici) una pozzanghera: tutto intorno assume un certo fascino urbanistico (per lo meno è possibile esprimere giudizi), Casalbruciato non lo permette...Bastano pochissimi metri e si arriva ad una Roma residenziale di decenza equilibrata.

Direi che ha un'anima : la sua anima composita di luce e mistero. Quando si crede di essere in una terra estranea, perché la luce ferisce, carica di odori e colori ai bordi dell'Aniene. Ma subito alla luce così forte si accompagna il lutto, un diffuso sentore di trascuratezza, di sotterfugio, di irrisione delle regole nei pressi di Ponte Mammolo e Rebibbia.

Così vedo la mia terra ha risorse straordinarie Bellezze e occhi spesso spenti dal disfattismo per una classe politica che meglio di ogni altra rappresenta la folle agonia del nostro Paese: interessi di parte, clientelismi asfissianti, contiguità malavitose, scarsa professionalità.

Le righe a disposizione non possono bastare per capire Roma o raccontarla, perché capirla o raccontarla significherebbe per un romano capire se stesso, e per questo ci vuole una vita.

Casalbruciato è unica per la sua umanità e...relazionalità, gli do 9!




Commenti

  1. Ale: è bellissimo. Sei il mio poeta! Un abbraccio, Fabi

    RispondiElimina
  2. beh, mo...un poeta mi sembra tanto!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

A tutti i giovani: quando l'anima è pronta, allora le cose sono pronte. Emozioni e talenti fanno dell'essere umano una persona

L'altro giorno abbiamo tenuto al Centro Culturale ELIS un corso di orientamento allo studio e all'università e al lavoro. Una buona partecipazione, circa 40 ragazzi e ragazze. Molti di loro (un'altra buona percentuale è determinata) sono più preoccupati di fallire, accomunati dall'idea che in Italia non si trova lavoro... Inoltre, tali sono le pressioni dell’ideologia stritolante del successo come riconoscimento della folla, che la paura finisce con l’offuscare la chiarezza della loro vocazione professionale che si è mostrata almeno parzialmente nel corso di 13 anni di scuola, i più importanti in questo senso.  Ragazzi, ricordate sempre che il successo non è negli occhi degli altri, ma nell’essere se stessi. La scuola spesso allena a superare prove e non alla vita, a cui ci si allena solo con una progressiva conoscenza di se stessi (limiti e talenti) e scelte conseguenti.  Shakespeare scriveva che “ quando l’anima è pronta, allora le cose sono pronte ”. La

Tablet e bambini: istruzioni per l'uso (II pubblicazione)

di Alessandro Cristofari, 16 maggio 2014 Mentre dagli Stati Uniti  arrivano notizie allarmanti  sulla nostra quasi totale dipendenza dagli smartphone e dalle app, l'ultima ricerca su un campione di 1.000 internauti che aprono app di benessere, fitness e salute dal proprio cellulare evidenzia che un intervistato su quattro consulta questi programmi più volte al giorno e non può più farne a meno, dal Cohen Children's Medical Center di New York piomba una notizia in totale controtendenza: nell'apprendimento dei più piccoli, bocciate le app educative. Molto meglio il dialogo e i giocattoli tradizionali.   Uno smacco "digitale" per tutti quei genitori iper-tecnologici che si vantano dell'abilità dei propri figli con smartphone e tablet prima ancora che sappiano parlare. Secondo il team di scienziati di New York c'è invece da preoccuparsi, perché i dispositivi con touchscreen non solo non fanno imparare più in fretta, ma rischiano di fare da

Da pornodiva a fervente cattolica, la commovente storia di una conversione

La carriera Claudia Koll , classe ’65, ha frequentato il Liceo Classico e Quattro anni di studi in Medicina all'università di Roma, perché voleva diventare Psichiatra. Quando aveva deciso di dedicarsi alla carriera artistica, Claudia Koll frequentava il Drama Course, ha preso lezioni di Danza professionale e di canto. Ebbe il primo ruolo di attrice protagonista nel film erotico di Tinto Brass "Così fan tutte" del 1992 che fa scalpore, ma da allora ebbe un'improvvisa celebrità e le si spalancarono le porte della fiction televisiva. E così poi la carriera di Claudia Koll si iniziò a snodarsi poi tra il cinema, il teatro e la televisione, ripassa il copione e resta sul set fino a tardi. Adora la cioccolata, tutte le sere andava in palestra, prima di addormentarsi legge sempre e le piacciono molto i libri gialli. Claudia Koll fu fra i protagonisti dello sceneggiato "Il Giovane Mussolini", a fianco di Antonio Banderas, nell’ormai lonta