Braccialetti Rossi è una serie tv prodotta da Palomar e Rai Fiction, diretta da Giacomo Campiotti (regista di Bianca come il latte, rossa come il sangue), remake della catalana Polseres Vermelles di Albert Espinosa e Pau Freixas, che Rai 1 trasmette in sei prime serate già da domenica 26 gennaio. Si tratta di una storia vera accaduta in Spagna.
La serie racconta la storia di sei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni (Leo, Vale, Cris, Davide, Tony e Rocco) ricoverati in ospedale per varie cause. Si incontrano all’interno dell'ospedale e formano un gruppo. Leo regala agli altri i braccialetti identificativi che ha ricevuto durante gli interventi chirurgici e che diventano simbolo del loro gruppo.I ragazzi diventeranno inseparabili: rideranno, giocheranno, piangeranno, si emozioneranno e lotteranno sempre insieme.
La malattia li ha presi brutalmente di petto, loro cercheranno (e troveranno) l’uno negli altri molte ragioni per non mollare. Nulla è facile. Attraverseranno vittorie e sconfitte, ansie, difficoltà di genitori separati e assenze di papà troppo impegnati. E attraverseranno le loro diversità, che reciprocamente sapranno smussare.
Il sedicenne Leo è forte, generoso, sensibile e nasconde bene quanto ha dentro. Davide è aggressivo, irritante, non vede l’ora di andarsene. Amano la vita e, come spesso o quasi sempre accade, nella situazione estrema, scopriranno di avere una forza sconosciuta.
Guarire per Cristina, anoressica, vuol dire finire gli spicchi di mela nel piatto: "Se non mangi sei una strana, ma se non dormi nessuno si preoccupa di te". Leo combatte il cancro, ha perso una gamba e dà coraggio agli altri, il piccolo Rocco è in coma, ma è la sua voce ("Quelli che stanno bene vanno avanti come se al mondo non ci fossero persone malate"), a guidarci nell'ospedale pediatrico.
"La società nasconde la malattia, dobbiamo essere perfetti, vincenti" racconta il regista "la nostra è una storia di amicizia e speranza che vede protagonisti bambini malati. Non è ricattatoria, è ricattatorio porre dei tabù. È una favola con sei ragazzi uniti nella stessa battaglia, guarire. Perché la vita è più forte di tutto: i genitori hanno paura delle parole, i ragazzi chiamano le cose col loro nome. I braccialetti che indossano sono il loro segno distintivo".
Qui viene spiegata la storia vera in cui il ragazzo che ora si ritrova raccontato molto fedelmente nella fiction dice: "la mia autobiografia è piena di humour e desiderio di vita. Ho avuto il cancro fra i 14 e i 24 anni, e durante 10 anni ho perso una gamba, un polmone e una parte di fegato, ma è stato anche un periodo felice".
Da queste prime tre puntate posso dire che è una storia commovente, tenera e a tratti comica. Ho avuto tre reazioni alternate che si susseguivano: pianto,
risata e…gioia. Nella fiction vengono raccontati gli anni in cui la vita è nel suo massimo splendore, anche se chi la vive non lo sa: gli entusiasmi, i sogni, le utopie, le prime volte, le angosce che si porta dietro l'adolescenza. Solo che tutta questa vita è racchiusa in un posto dove si può morire.
Ritengo che Braccialetti rossi sia una sfida: esplora la vita e il dolore. Ma è un racconto potente che dà speranza, porta tanto a riflettere. Viene inoltre, non ostante la recitazione italiana, messa in evidenza la caratterizzazione dei giovani d'oggi e il notevole evolversi del mondo interiore.
Hanno caratteri complementari, anche se talvolta non mancano scontri e fraintendimenti, che li porteranno comunque a maturare insieme e a scoprire i valori della vita, dell’amicizia e della solidarietà. Il percorso non sarà facile ma, si sa, la parte più bella ed emozionante è il viaggio, non il raggiungimento della meta.
E' ben delineato il ruolo genitoriale di oggi, e il rapporto padre figlio (che nella storia ha comunque una buona evoluzione) e la lotta alla vita.
Una RAI che riesce ad ottenere il massimo degli ascolti con una cosa sana, pulita e ben fatta!
Qui è possibile rivedere le puntate precedenti: http://www.palomaronline.com/braccialettirossi/category/replay-puntate/
LA COLONNA SONORA
La colonna sonora di Braccialetti rossi è composta da nove canzoni inedite firmate da Niccolò Agliardi (una che ormai mi ronza fissa nelle orecchie è questa: assai profonda) e cinque brani di cinque grandi artisti della musica italiana: Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Vasco Rossi ed Emis Killa. Le musiche originali sono di Stefano Lentini.
La serie racconta la storia di sei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni (Leo, Vale, Cris, Davide, Tony e Rocco) ricoverati in ospedale per varie cause. Si incontrano all’interno dell'ospedale e formano un gruppo. Leo regala agli altri i braccialetti identificativi che ha ricevuto durante gli interventi chirurgici e che diventano simbolo del loro gruppo.I ragazzi diventeranno inseparabili: rideranno, giocheranno, piangeranno, si emozioneranno e lotteranno sempre insieme.
La malattia li ha presi brutalmente di petto, loro cercheranno (e troveranno) l’uno negli altri molte ragioni per non mollare. Nulla è facile. Attraverseranno vittorie e sconfitte, ansie, difficoltà di genitori separati e assenze di papà troppo impegnati. E attraverseranno le loro diversità, che reciprocamente sapranno smussare.
Il sedicenne Leo è forte, generoso, sensibile e nasconde bene quanto ha dentro. Davide è aggressivo, irritante, non vede l’ora di andarsene. Amano la vita e, come spesso o quasi sempre accade, nella situazione estrema, scopriranno di avere una forza sconosciuta.
Guarire per Cristina, anoressica, vuol dire finire gli spicchi di mela nel piatto: "Se non mangi sei una strana, ma se non dormi nessuno si preoccupa di te". Leo combatte il cancro, ha perso una gamba e dà coraggio agli altri, il piccolo Rocco è in coma, ma è la sua voce ("Quelli che stanno bene vanno avanti come se al mondo non ci fossero persone malate"), a guidarci nell'ospedale pediatrico.
"La società nasconde la malattia, dobbiamo essere perfetti, vincenti" racconta il regista "la nostra è una storia di amicizia e speranza che vede protagonisti bambini malati. Non è ricattatoria, è ricattatorio porre dei tabù. È una favola con sei ragazzi uniti nella stessa battaglia, guarire. Perché la vita è più forte di tutto: i genitori hanno paura delle parole, i ragazzi chiamano le cose col loro nome. I braccialetti che indossano sono il loro segno distintivo".
Qui viene spiegata la storia vera in cui il ragazzo che ora si ritrova raccontato molto fedelmente nella fiction dice: "la mia autobiografia è piena di humour e desiderio di vita. Ho avuto il cancro fra i 14 e i 24 anni, e durante 10 anni ho perso una gamba, un polmone e una parte di fegato, ma è stato anche un periodo felice".
Da queste prime tre puntate posso dire che è una storia commovente, tenera e a tratti comica. Ho avuto tre reazioni alternate che si susseguivano: pianto,
risata e…gioia. Nella fiction vengono raccontati gli anni in cui la vita è nel suo massimo splendore, anche se chi la vive non lo sa: gli entusiasmi, i sogni, le utopie, le prime volte, le angosce che si porta dietro l'adolescenza. Solo che tutta questa vita è racchiusa in un posto dove si può morire.
Ritengo che Braccialetti rossi sia una sfida: esplora la vita e il dolore. Ma è un racconto potente che dà speranza, porta tanto a riflettere. Viene inoltre, non ostante la recitazione italiana, messa in evidenza la caratterizzazione dei giovani d'oggi e il notevole evolversi del mondo interiore.
Hanno caratteri complementari, anche se talvolta non mancano scontri e fraintendimenti, che li porteranno comunque a maturare insieme e a scoprire i valori della vita, dell’amicizia e della solidarietà. Il percorso non sarà facile ma, si sa, la parte più bella ed emozionante è il viaggio, non il raggiungimento della meta.
E' ben delineato il ruolo genitoriale di oggi, e il rapporto padre figlio (che nella storia ha comunque una buona evoluzione) e la lotta alla vita.
Una RAI che riesce ad ottenere il massimo degli ascolti con una cosa sana, pulita e ben fatta!
Qui è possibile rivedere le puntate precedenti: http://www.palomaronline.com/braccialettirossi/category/replay-puntate/
LA COLONNA SONORA
La colonna sonora di Braccialetti rossi è composta da nove canzoni inedite firmate da Niccolò Agliardi (una che ormai mi ronza fissa nelle orecchie è questa: assai profonda) e cinque brani di cinque grandi artisti della musica italiana: Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emma Marrone, Vasco Rossi ed Emis Killa. Le musiche originali sono di Stefano Lentini.
Il CAST:
- Leo, interpretato da Carmine Buschini, chiamato "Il leader" in quanto capo del gruppo, a causa di un tumore gli è stata amputata una gamba. Ha 17 anni ed è innamorato di Cris.
- Vale (Valentino) "Il Vice-Leader" interpretato da Brando Pacitto, compagno di stanza di Leo, anch'egli malato di tumore a una gamba e prossimo all'amputazione, ha in comune con Leo anche la cotta per Cris.
- Cris, interpretata dalla bella e simpatica Aurora Ruffino, detta "La Ragazza" poiché unica femmina del gruppo, è ricoverata per anoressia.
Insieme all'attrice Aurora Ruffino |
- Davide "Il Bello", interpretato da Mirko Trovato, ha 14 anni. Ha problemi al cuore ed è appassionato di calcio.
- Tony "Il Furbo", interpretato da un simpaticissimo Napoletano Pio Luigi Piscicelli, lavorava clandestinamente all'officina del nonno, ed ha avuto un incidente con una moto che stava provando di nascosto.
- Rocco "L'Imprescindibile", interpretato dal tenerissimo Lorenzo Guidi, bambino in coma, ha 11 anni. I telespettatori possono ascoltare i suoi pensieri ed è il narratore della serie; gli altri ragazzi gli si rivolgono come fosse cosciente.
Braccialetti Rossi - PROMO:
Ascolti Tv e programmazione prossime puntate
Puntata nº | Prima TV Italia | Telespettatori | Share |
---|---|---|---|
1 | 26 gennaio 2014 | 5.300.000 | 20,02% |
2 | 2 febbraio 2014 | 5.689.000 | 19,86% |
3 | 9 febbraio 2014 | 6.020.000 | 22,35% |
4 | 16 febbraio 2014 | ||
5 | 23 febbraio 2014 | ||
6 | 2 marzo 2014 |
Articolo fantastico
RispondiEliminagrazie
Elimina