Per tutti gli appassionati di letteratura è arrivato in edicola con il Corriere della Sera già dall’8 maggio la collana "La Biblioteca di Papa Francesco", formata da 20 volumi con i testi che hanno contribuito alla formazione culturale e spirituale del Pontefice. Tra gli autori non solo filosofi e teologi come Sant’Agostino e Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, ma anche scrittori di grandi classici come Virgilio, Manzoni, Dostoevskjii oltre ad autori di libri tutti da scoprire, ancora mai tradotti o non più disponibili in edizioni italiane.
La scelta delle opere è stata effettuata da Antonio Spadaro (gesuita, direttore della rivista La Civiltà Cattolica) il quale ha selezionato le opere rispetto alle quali il papa stesso si è espresso, sia in forma pubblica (alcuni cenni erano emersi nell’intervista che aveva rilasciato proprio a Spadaro e poi pubblicata anche da Rizzoli) sia durante colloqui privati con il Pontefice:
“Durante l’intervista ho voluto tentare di comprendere meglio quali siano i principali riferimenti artistici e letterari di Papa Francesco. Da quel momento si è andata costruendo una sorta di lista, l’elenco dei libri di quella che da subito ho chiamato nella mia mente La biblioteca di Papa Francesco”.
"Ho amato molto autori diversi tra loro. Amo moltissimo Dostoevskij e Hölderlin. Di Hölderlin voglio ricordare quella lirica per il compleanno di sua nonna che è di grande bellezza, e che a me ha fatto anche tanto bene spiritualmente." Queste le parole di Papa Bergoglio.
E’ oramai sotto gli occhi di tutti che il nostro Santo Padre è molto amato da (quasi) tutti e per qualcuno è “troppo” amato e forse è anche per questo che intorno a lui il mondo del marketing sta facendo a cazzotti per proporre eventi, cd, dvd, riviste e libri che lo riguardano direttamente ed indirettamente. E’ la legge del mercato (domanda/offerta) alla quale non si può andar contro ma che talvolta offre anche buoni spunti di riflessione e, perchè no, di acquisto.
Ecco allora: ogni giovedì in edicola con Corriere della Sera le opere che hanno formato il pensiero del Santo Padre.
La scelta delle opere è stata effettuata da Antonio Spadaro (gesuita, direttore della rivista La Civiltà Cattolica) il quale ha selezionato le opere rispetto alle quali il papa stesso si è espresso, sia in forma pubblica (alcuni cenni erano emersi nell’intervista che aveva rilasciato proprio a Spadaro e poi pubblicata anche da Rizzoli) sia durante colloqui privati con il Pontefice:
“Durante l’intervista ho voluto tentare di comprendere meglio quali siano i principali riferimenti artistici e letterari di Papa Francesco. Da quel momento si è andata costruendo una sorta di lista, l’elenco dei libri di quella che da subito ho chiamato nella mia mente La biblioteca di Papa Francesco”.
"Ho amato molto autori diversi tra loro. Amo moltissimo Dostoevskij e Hölderlin. Di Hölderlin voglio ricordare quella lirica per il compleanno di sua nonna che è di grande bellezza, e che a me ha fatto anche tanto bene spiritualmente." Queste le parole di Papa Bergoglio.
E’ oramai sotto gli occhi di tutti che il nostro Santo Padre è molto amato da (quasi) tutti e per qualcuno è “troppo” amato e forse è anche per questo che intorno a lui il mondo del marketing sta facendo a cazzotti per proporre eventi, cd, dvd, riviste e libri che lo riguardano direttamente ed indirettamente. E’ la legge del mercato (domanda/offerta) alla quale non si può andar contro ma che talvolta offre anche buoni spunti di riflessione e, perchè no, di acquisto.
Ecco allora: ogni giovedì in edicola con Corriere della Sera le opere che hanno formato il pensiero del Santo Padre.
Ecco i titoli delle prime uscite in edicola:
- 8 maggio: “Tardi ti ho amato” di Ethel Mannin
- 15 Maggio: “Il padrone del mondo” di Robert Hugh Benson
- 22 Maggio: “Memorie del sottosuolo” di Fëdor Dostoevskij
- CLICCA QUI per conoscere tutti i titoli e le date delle uscite successive
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