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Ecco perchè le scuole omogenee hanno ancora un impatto sociale.

Le scuole CEFA a Roma sono scuole omogenee. Stiamo parlando della scuola Iunior International e Petranova International. Ma ha ancora senso oggi la scelta di uneducazione distinta per sesso? Una risposta fondata richiede uno studio serio, che immunizzi da superficialità ed emotivismo. Equello che stanno facendo, ormai quasi dappertutto, parecchi psicologi, pedagogisti, antropologi, giuristi. I frutti delle loro ricerche stanno alimentando un dibattito sempre più acceso sullopportunità di offrire a ragazzi e
ragazze, durante le ore scolastiche, uneducazione separata. Lobiettivo di tale dibattito, che in Italia si conduce sottotono, ma che è attualissimo nei principali Paesi industrializzati, è valutare se la scuola debba offrire uneducazione che favorisca il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni persona, valorizzandone anche le qualità specifiche del proprio sesso.
10 esperti tedeschi, statunitensi e spagnoli si interrogano sul tema. Una ricerca Australiana su 270.000 studenti.
Un caso emblematico è lampia ricerca dellAustralian Counsil for Educational Research (p. 279), che ha monitorato per sei anni levoluzione di duecentosettantamila studenti. Nel 2001 ha
pubblicato i risultati dello studio, dal quale è emerso che i ragazzi e le ragazze educati in scuole
omogenee per sesso ottenevano risultati scolastici superiori rispetto agli alunni e alle alunne di scuole miste: tra il 15 e il 22%, a seconda delle materie. Le proporzioni si mantenevano anche tra allievi di estrazione familiare e sociale similare (p. 245). Inoltre, il documento giunge alla
conclusione che nelle scuole omogenee il piano di studi era più esigente, il clima di lavoro era più gradevole e che gli alunni e le alunne avevano un comportamento migliore[6]. In quello stesso anno, nel Nuovo Galles del Sud, lo stato australiano più popoloso, si è registrata una diminuzione del 50% nelle richieste di iscrizione alle scuole pubbliche miste.


La funzione tutoriale è più efficace con classi separate
I detrattori delle scuole omogenee sostengono però che la separazione dei sessi non sia rilevante, e che i risultati migliori siano da ascrivere al fatto che mediamente in queste scuole le classi sono meno numerose, oppure al fatto che di solito possono contare su insegnanti più motivati, o che
sono frequentate da alunni appartenenti a ceti sociali più benestanti, con genitori più istruiti e, a volte, più impegnati nelleducazione dei figli[8]. Einvece abbastanza condiviso il fatto che la funzione tutoriale risulti più efficace nelle scuole solo maschili e solo femminili, perché gli psicologi ritengono che sia molto conveniente che lalunno/a possa ricevere orientamento da una persona dello stesso sesso con la quale il dialogo è più naturale e può raggiungere maggiore profondità[9].
L'80% degli insegnanti ha problemi dovuti al differente modo di pensare di maschi e femmine A chi domanda se sia possibile che un insegnante agisca in modo distinto con ogni sesso nella
stessa aula, alcuni esperti rispondono che per un buon professore non è impossibile, ma che non c’è dubbio che è molto più probabile ottenere buoni risultati se entrambi i sessi sono separati. Il dato di fatto è che dalle scuole omogenee gli alunni vengono fuori senza pregiudizi verso laltro sesso e che queste scuole li rendono persone migliori. Riguardo agli insegnanti è interessante
sapere che il 90% sembra non rendersi conto delle differenze che ci sono tra maschi e femmine e di conseguenza non adotta strategie distinte per ottimizzare il lavoro con ciascun sesso. Per altro,
professori di scuole miste nordamericane affermano di perdere l80% del tempo delle lezioni per risolvere problemi dovuti alle differenze di criterio e di modo di pensare di maschi e femmine.

La buona diversificazione delle relazioni affettive Un altro dato utile fa riferimento ai benefici della diversificazione degli scenari[17] (famiglia, lavoro,
amici, interessi personali, attività sociali e di solidarietà ecc.) tra i quali conviene distribuire le proprie aspirazioni. Questa strategia, fondamentale per lequilibrio emotivo e la felicità degli adulti,
trova applicazione anche tra gli adolescenti. Risultano quindi preferibili le dinamiche tipiche delle scuole con alunni di un solo sesso, nelle quali avviene una necessaria diversificazione nelle
relazioni affettive: a scuola ci saranno gli amici/le amiche, fuori dalla scuola leventuale fidanzata/o . Di conseguenza le crisi sentimentali, molto frequenti a quelletà, investiranno solo una parte del mondo affettivo dellinteressato. Proprio in questo ambito, a volte, postulati assunti acriticamente inducono alcuni genitori a credere che tra i compiti principali dellistituzione scolastica ci sia quello di educare alle relazioni con laltro sesso, e che tale scopo si debba perseguire attraverso un ambiente coeducativo. Nella società contemporanea, però, i giovani hanno già molte occasioni di esperienze miste. Inoltre, il tempo che in un anno passano tra i banchi (circa 15%) è una piccola parte rispetto a quello che trascorrono fuori dalle aule (circa 85%). Perché, dunque, privarli di uneducazione aperta agli impulsi propri di ciascun sesso, che favorisce un approccio specifico a contenuti identici? Tra laltro, è ormai noto che, pur in assenza di ricerche serie che provassero in modo chiaro la superiorità del modello coeducativo, la diffusione di questo sistema in Germania (come in altri Paesi) non è avvenuta per motivi pedagogici, bensì soprattutto per venire incontro alle speranze di chi vedeva nella scuola un laboratorio per i cambiamenti sociali, in funzione dellanelata emancipazione della donna e dellauspicabile promozione delle pari opportunità tra i sessi.

La crescita armonica della persona Molti pedagogisti, più che alla conoscenza tra i sessi, conferiscono maggiore importanza alla
crescita armonica della persona nella sua globalità, che pare si ottenga meglio con leducazione omogenea. Lidentificazione del bambino con il padre (o altra figura maschile di riferimento), per citare uno degli aspetti da considerare, è della massima rilevanza per lo sviluppo della stabilità
psicologica interiore del ragazzo. Altrettanto importante è tenere presente i diversi interessi di maschi e femmine, le differenti motivazioni, i diversi ritmi di maturazione, che spesso riducono lefficacia del lavoro degli educatori in contesti coeducativi. Dai sette ai diciassette anni, per
esempio, le femmine rendono intellettualmente di più dei maschi. Per limitarci allambito linguistico, orale e scritto, si è visto che in media un ragazzo di diciassette anni possiede le abilità di una quattordicenne. Del resto, la parte del cervello che coordina la funzione linguistica è di un 30% più piccola negli uomini rispetto alle donne, le quali sin dalla scuola primaria manifestano una superiore fluidità nel linguaggio e una maggiore rapidità nellassimilazione delle regole ortografiche.

Il dibattito negli USA e in Spagna
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nel libro vengono tracciate le linee fondamentali della battaglia legale a favore delle single-sex school. In alcuni ambienti, infatti, si cerca di negarne la legittimità e
la legalità, analogamente a quanto avviene in Spagna[28]. Alla luce della normativa internazionale
[29] e della giurisprudenza[30], risulta comunque chiaro che non ogni distinzione è di per sé
discriminatoria, e che non si può pretendere di imporre luniformità come unico modello educativo legittimo. Tra le scuole che negli Stati Uniti hanno adottato il sistema separato per sessi, vengono distinti[31] i modelli di prima generazione, che erano espressione di unidea stereotipata delle
capacità delle donne, da quelli di seconda generazione, che hanno invece lo scopo di aumentare
le opportunità degli educandi. A differenza della maggior parte dei programmi di scuola pubblica distinta per sesso anteriori al Titolo IX degli Emendamenti Educativi del 1972, il modello di seconda generazione è concepito per ampliare lo spettro delle scelte degli studenti e per sviluppare i talenti di ciascuno.

Libertà di scelta per i genitori Unesigenza di fondo che emerge dal libro è che, nel rispetto delle differenti preferenze educative, non si vede perché non si debba consentire ai genitori di scegliere liberamente tra i diversi modelli,
e rendere effettiva la libertà di scelta, svincolandone lesercizio da oneri economici o daltro genere, che possano vanificarla[32]. Entrambi i modelli educativi possono essere utili, ma devono adeguarsi alle nuove sfide. Oggi è il tempo in cui i genitori devono riappropriarsi del ruolo primario
che loro compete nelleducazione dei figli, affrancandosi dai totalitarismi educativi, che non hanno diritto di cittadinanza in una società democratica.

Facilita il successo scolastico Alcuni dei paesi più avanzati (Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Germania, Norvegia e Francia) hanno introdotto esperienze o programmi specifici di educazione differenziata come mezzo per ridurre linsuccesso scolastico e migliorare i risultati dei ragazzi.
La Commissione europea ha riaffermato il proprio obiettivo secondo il quale nel 2020 labbandono
scolastico dovrà essere inferiore al 10% in tutta lUE. Nel 2011 labbandono educativo, considerando la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che non hanno completato la scuola secondaria dellobbligo, è stato del 13,5% (l11,6% nel caso delle ragazze contro il 15,3% dei ragazzi).
I dati pubblicati dagli organismi internazionali riflettono che la componente sessuale è determinante nelle cifre dellinsuccesso scolastico, in crescita sempre maggiore tra i ragazzi, e con particolare incidenza in paesi come Malta (38,9%), Spagna (31%), Portogallo (28,2%), Islanda (22,2%) e Italia (21%).
Leducazione differenziata, poiché si adatta ai ritmi di crescita e ai diversi stili di apprendimento di
bambini e bambine, dà buoni risultati educativi e contribuisce a ridurre i casi di insuccesso scolastico.


Superare gli stereotipi Leducazione differenziata si dimostra efficace anche per quanto riguarda la libertà di scegliere
determinati ruoli considerati propri dellaltro sesso, minimizza gli stereotipi e apre la porta alla scelta di materie tradizionalmente considerate da femmineo da maschi, il tutto con meno
pressioni di tipo sociale.
Una problematica comune delle aule europee
è la presenza di una cultura dei ragazzidistinta da
quella delle ragazze. Entrambi i gruppi tendono ad adottare ruoli e norme impliciti che li
identificano col gruppo del genere cui appartengono: in questo modo si creano comportamenti poco scolastici e carichi di un bagaglio di stereotipi sessisti che provengono dal difuori della scuola.
In una scuola differenziata, se ben gestita, vengono permesse e normalizzate molte più maniere di essere uomo o donna, ecco perchè Iunior e Petranova ci credono ancora all'educazione
omogenea, seppur le uniche due scuole su Roma. 

VANTAGGI PER LE RAGAZZE
Leducazione differenziata offre alle alunne un ambiente educativo più libero da pressioni sociali. Le ragazze possono sperimentare con maggiore libertà le materie tradizionalmente considerate
da ragazzi, vedere di che cosa sono capaci e guadagnare autostima e ambizione scolastica. Studiare in un ambiente che minimizza gli effetti indesiderati degli stereotipi di genere contribuisce a scoprire e rafforzare la personalità e permette di ampliare le preferenze e le vocazioni
professionali delle più giovani.
In una scuola per ragazze con professoresse, queste ultime rappresentano un modello femminile che includerà attività come la tecnologia o le gare sportive. Per di più le migliori studentesse di ogni materia saranno ragazze e, pertanto, serviranno da modello per il resto.

VANTAGGI PER I RAGAZZI
I ragazzi studiano in un ambiente che filtra molto i comportamenti antieducativi della mascolinità. In una scuola di ragazzi il professore può adattarsi con maggiore facilità alle necessità educative dei suoi alunni e generare così un ambiente scolastico dalle caratteristiche più marcatamente formative e educative.
A una conclusione simile approda il sociologo statunitense Cornelius Riordan: Il primo aspetto della scuola differenziata da considerare è il fatto che fornisca alle ragazze e ai ragazzi migliori
modelli di successo personale per ciascun sesso. Le scuole differenziate possono essere particolarmente favorevoli per le ragazze, visto che le migliori studentesse in tutti gli ambiti
scolastici saranno ragazze e, pertanto, adatte a servire da modello. Per di più, il corpo insegnanti delle scuole femminili è solitamente femminile. Qualcosa di simile si può dire delle scuole maschili, in cui si offrono più modelli di sesso maschile, legittimando così la buona rendita scolastica dei maschi a dispetto del loro genere

Ecco perchè Iunior e Petranova ci credono!

Articolo pubblicato su Iuniorinternational

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