Dedicato a : Matteo, Federico, Paolo, Stefano, Massimiliano, Francesco, Francesco, Vincenzo, Davide, Sergio, Saverio e Francesco.
10 anni fa la mia maturità e in questi giorni sto assistendo ad alcuni orali. Ho passato ore di tempo prezioso ad ascoltare, aiutare e dare idee per il temutissimo esame. Mi sono sottratto ore di sonno (per recuperare il lavoro arretrato) e ho partecipato a soffrire caldo e fame insieme ad alcuni di loro (ieri sono rimasto quasi l'unico ad ascoltare alcuni esami fino alle 14.30: quando tutti se ne erano andati, dando più importanza all'appetito e alle proprie cose. Insieme a me una dolce mamma pendente dalle labbra del figlio e un altro ragazzo. Difronte agli amici...mi faccio in mille pezzi. Potevo benissimo tornare a casa a festeggiare il 26 giugno e mangiare a ore decenti dei buonissimi piatti appettosi...ma erano più importanti i ragazzi in quel momento).
Sono soddisfatto, i ragazzi stanno dando prova di sé in modo notevole, con bellissime performance e sorprendenti approfondimenti curiosi. La maturità, lo sappiamo bene, è un trauma imposto: siamo costretti a maturare, ad affrontarci. Si tratta di un faticoso e necessario "uscire" dalle proprie ristrettezze e dipendenze idolatriche, rimanendo in bilico e quindi in tensione tra la visione parziale della minorità e "l’accecamento prodotto dalla nuova condizione, perché è proprio della condizione umana".
Maturità: vedere affrontare questo esame mi riporta alla mente quando l’adolescente veniva abbandonato nel bosco per una notte e doveva sopravvivere da solo affrontandone i pericoli per poter essere accolto nella cerchia degli adulti.
Da Cattolico guardo le cose all’interno della visione che ne ha Cristo: come
guarderebbe quell’uomo, quella donna, quel filo d’erba, quell’albero? In tutta la sua ampiezza e verità, per il suo pieno compimento. Sono convinto che solo partecipando di questo sguardo e coltivandolo in noi si è in grado di tirar sù personalità mature, perché il dinamismo della maturità non è lineare (perché non siamo macchine), ma procede a stadi. Nel ragazzo viene risvegliato uno stadio ulteriore, che egli vorrà raggiungere perché ne sente l’attrazione, il desiderio, la bellezza. "La maturità non è mai data per acquisita, è un dinamismo continuo, che avrà un percorso armonico nella misura in cui si orienta la persona alla sua pienezza, in ogni tappa della sua vita".
Educazione significa formare l'essere umano nel suo complesso, con tutte le sue forze e tutte le sue capacità. Cos’altro vogliamo raggiungere coll’educazione se non che il giovane che ci è affidato divenga un essere umano vero, autentico e autenticamente se stesso (sia nel senso generale della natura umana quanto in quello particolare della personalità individuale)?
Da Cattolico guardo le cose all’interno della visione che ne ha Cristo: come
guarderebbe quell’uomo, quella donna, quel filo d’erba, quell’albero? In tutta la sua ampiezza e verità, per il suo pieno compimento. Sono convinto che solo partecipando di questo sguardo e coltivandolo in noi si è in grado di tirar sù personalità mature, perché il dinamismo della maturità non è lineare (perché non siamo macchine), ma procede a stadi. Nel ragazzo viene risvegliato uno stadio ulteriore, che egli vorrà raggiungere perché ne sente l’attrazione, il desiderio, la bellezza. "La maturità non è mai data per acquisita, è un dinamismo continuo, che avrà un percorso armonico nella misura in cui si orienta la persona alla sua pienezza, in ogni tappa della sua vita".
Educazione significa formare l'essere umano nel suo complesso, con tutte le sue forze e tutte le sue capacità. Cos’altro vogliamo raggiungere coll’educazione se non che il giovane che ci è affidato divenga un essere umano vero, autentico e autenticamente se stesso (sia nel senso generale della natura umana quanto in quello particolare della personalità individuale)?
Formare esseri umani autentici significa formarli ad immagine di Cristo, ma per farlo l’educatore deve essere lui stesso un essere umano autentico. Ecco perché mi piace la carità tangibile. Che si veda che di fronte al prossimo non ci sono cose più importanti di lui in quel momento (anche a costo di risultare rompicoglioni).
Credo che questa sia la sfida della maturità, vero esame e rito di passaggio, in ogni età della nostra vita.
Il fiume continua a scorrere e punta dritto, tra ostacoli e nuovi inabissamenti, verso il mare, perchè è proprio dell'amico guardare un orizzonte comune. Su questo navigo in ottima compagnia, il vento è propizio e la luce delle stelle cristallina.
Il fiume continua a scorrere e punta dritto, tra ostacoli e nuovi inabissamenti, verso il mare, perchè è proprio dell'amico guardare un orizzonte comune. Su questo navigo in ottima compagnia, il vento è propizio e la luce delle stelle cristallina.
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