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Gestire il social media marketing di un’azienda, perché pagare un Community Manager?

Poco tempo fa parlavamo dell'importanza di avere la figura del Community Manager nelle aziende. Oggi entriamo un po' più nel dettaglio e cerchiamo di capire perché debba esserci una persona con un ruolo specifico.

Ogni business ha una sua nicchia all’interno della sfera social. Sia essa un piccola boutique che posta le sue creazioni su Pinterest o un giornale indipendente che sgomita su Twitter per trovare il suo spazio.

Certo, c’è posto per tutti, però un conto è aprire la pagina Facebook del bar dove lavori e postare le foto dei dolcetti e dei cappuccini, e un conto è creare un luogo di conversazione con la community che aiuti a diventare rilevante per loro e per altri clienti potenziali.
Molti imprenditori decidono di improvvisarsi Community Manager oppure chiedono in prestito a qualche loro amico/parente (basta che sappia smanettare) un po' del loro tempo per gestire la loro presenza sui canali social. Ma l'esperienza mi ha portato a vedere molte di queste situazioni che dopo poco cadono in frantumi per mancanza di tempo, strategia, capacità e professionalità.

Molte volte capita di sentir domandare: “Perché dovrei pagare qualcuno per gestire la mia presenza social?” Perché la conversazione è un nuovo modello di comunicazione che si è imposto negli ultimi anni e sta progressivamente modificando il modo in cui le persone e le aziende comunicano.

Facebook ha cambiato il suo algoritmo , ossia il modo in cui decide cosa e quanto far vedere, a chi,  5 volte negli ultimi 2 anni.
Nel 2011 il 50% degli utenti ha dichiarato di non riuscire a star dietro alle continue evoluzioni della privacy di Facebook. Questo si aggiunge alle costanti modifiche all’advertsigin, all’architettura, alle funzioni, ecc. E questo è solo un canale! Poi c’è Twitter, Pinterest, Foursquare, il website, G+, Instagram, che insieme compongono un ecosistema complesso da integrare affinché possa creare sinergia.
Il Community Manager o, più in generale, il Social Media Manager sarà la persona che coltiva le relazioni con follower e influencer, attuali o potenziali. È colui che è in grado di capire gli altri, grazie ad un lavoro di analisi e monitoraggio delle conversazioni,  e di farli appassionare al brand. Per questo è importante avere una persona in grado di vedere le cose obiettivamente, e parlare in modo appassionato ma distaccato ed efficace.

Circa l’80–90% dei post sulle pagine business di Facebook non trova risposta. Le persone invece cercano proprio questo: una risposta, essere riconosciute e appartenere a qualcosa.

Il CM crea nuovi contenuti in grado di stimolare le interazioni. Per raggiungere un buon risultato però ci vuole tempo e pazienza. Nella comunicazione non si può mai avere un risultato immediato, ma ci si basa sempre sul lungo periodo. Si deve sperimentare, fallire, riprovare, fare ricerca per capire cosa fanno i competitor, cosa fanno i grandi brand, ecc.

Infine, una regola fondamentale: 
Il Community Manager permette all’imprenditore di fare l’imprenditore, ossia gestire il business! Per questo serve una persona che non abbia altri impegni. Una persona la cui priorità sia raggiungere i migliori obiettivi di comunicazione online per un brand.

Consultato Community manager freelance

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