Passa ai contenuti principali

Ci meritiamo di essere manipolati

Nelle ultime ore grida allo scandalo la notizia che Papa Francesco avrebbe aperto alle unioni civili gay.

Premetto, per essere precisi e per venire incontro a coloro che si sentono traditi dal Pontefice, che il dogma dell'infallibilità papale (o infallibilità pontificia) afferma che il papa non può sbagliare quando parla ex cathedra: di conseguenza il dogma vale solo quando esercita il ministero petrino proclamando un nuovo dogma o definendo una dottrina in modo definitivo come rivelata.Detto questo: la Chiesa non ha mai disprezzato le persone omosessuali, ha sempre condannato il peccato (e quindi come peccato, l’atto omosessuale). Con ciò, che un papa apra alle unioni gay, capirete tutti che non è credibile...visto che significherebbe abbattere tutta la morale su questo tema...e se anche per assurdo dicesse qualcosa in una intervista, quel qualcosa rimane totalmente nell’opinabile e quindi si può rimanere fedeli al papa pur non sposando per nulla una tesi di questo tipo. La Sacra Scrittura e la dottrina sono fin da sempre molto chiare su questi temi. 
Ma ammetto che un primo forte scossone lo ho accusato, non avendo visto smentite dalla sala stampa vaticana. È sempre mia abitudine andare alla fonte primaria perché ormai ho imparato che le testate anche vicine alla Chiesa si sono abbassate al mondanismo attuale.

Ma entriamo nel merito della questione: piano piano, come prevedevo si sta iniziando a fare chiarezza e come prevedevo è la solita notizia confezionata ad arte per portare ad una normalizzazione (anche all’interno della chiesa) dell’omosessualità! Lo spezzone del documentario in cui il Papa aprirebbe ai matrimoni omosessuali è composto di due parti distinte ricucite insieme.

La prima è tratta da una intervista di maggio 2019 (clicca per il link all'intervista), in cui il Papa parla dell'importanza della famiglia di origine. Dice anche varie altre cose, tra cui "è un'incongruenza parlare di matrimonio omosessuale".
La seconda parte invece, quella sulla "ley de convivencia civil", è presa da un'altra fonte, diversa (immagino nei prossimi giorni qualcuno ritroverà il riferimento), si riferisce a qualcosa di simile al testo unico sui diritti dei conviventi, non ha attinenza con il diritto di famiglia e pare scorretto tradurlo come un endorsement alle unioni civili.

Non è chiaro invece se questo montaggio sia opera del regista del documentario o del taglio giornalistico. Nulla cambia a livello di comunicazione mediatica, ma cambia molto a livello di consapevolezza della manipolazione: il messaggio che tutti hanno capito è, sostanzialmente, un falso, confezionato ad arte.
D'altra parte, se persino i media cattolici (come Avvenire) hanno abboccato in dieci secondi senza il minimo spirito critico, viene quasi da dire che ci meritiamo di essere manipolati.

Nei prossimi giorni si farà chiarezza anche su questa faccenda, si farà chiarezza su come è stata manipolata la notizia ( la storia del povero Cardinal Pell è tra le tante che ci insegna che alla calunnia non c’è mai limite...nemmeno da persone di chiesa), ma ciò che più mi dispiace di tutta questa storia è che per tanti ora questo è diventato un motivo per non credere più ai valori importanti della famiglia! Quello che rimarrà sarà che invece il Papa ha detto ciò e molti saranno sfiduciati. Ma il demonio fa le pentole ma non i coperchi... e come sempre nella storia, anche questa notizia passerà nel dimenticatoio come le altre...

Papa Francesco non ha parlato di unioni civili ma di regolamentare con la legge le convivenze civili. Papa Francesco ha sempre detto e ribadito che la famiglia è solamente quella formata da un uomo e una donna ( basta digitare queste parole sul web e si trova molto materiale).

La frase “gli omosessuali sono figli di Dio, hanno diritto a una famiglia” esprime una verità lapalissiana e sacrosanta ma può essere facilmente travisata. Il Magistero ecclesiastico non è fatto di comparsate e titoloni, ma di documenti, e nei testi di Francesco c'è una condanna martellante della tratta di esseri umani.

Ma infine mi domando: Ma come funziona? Se il papa scrive una enciclica non se lo fila nessuno. Se un giornale riporta una frase allora è da intendersi come magistero? 
21.10.2020
_________________

Aggiunte in data successiva: 22.10.2020

Ecco come un regista omosessualista militante è riuscito a costruire con un imbroglio delle tre carte in saletta di montaggio l’abile taglia e cuci di cui stiamo discutendo da ieri, ottenendo un’attenzione planetaria sul suo documentario. Bravo lui, fessi noi.

Dopo aver pubblicato questo mio articolo, alcune ore dopo, effettivamente ecco qui come si conferma quanto ho scritto: emergono sempre più notizie che attestano la non veridicità di ciò che ha detto il Papa, è stato fatto un infido montaggio tagliando dei pezzi e manipolando il tutto quindi:

1. Aleteia fa una ricostruzione analitica, perfetta, di come è stato manipolato tutto: la frase polemica di Papa Francesco a proposito degli omosessuali – «Quel che dobbiamo fare è una legge di coabitazione civile: hanno diritto di essere legalmente tutelati» –, che appare nel documentario Francesco di Evgeny Afineevsky pubblicato ieri, 21 ottobre 2020, si inserisce in un montaggio di piccoli frammenti di un’intervista del maggio 2019. Ed è più che chiaro che sta parlando della tutela ed accettazione che devono avere i familiari della persona omosessuale. Quattro estratti, uno dei quali era stato tagliato, sono stati assemblati insieme producendo una certa confusione nella comprensione esatta del pensiero di papa Francesco sull’argomento.
Clicca qui e leggi come è avvenuto il tutto.

2. Anche documentazione.info conferma in una attenta analisi che il documentario è composto anche dal montaggio di piccoli frammenti di un’intervista del maggio 2019 a una tv messicana.  E di come "La Repubblica" e altri giornali mettono frasi in successione come se fossero parte della stessa preposizione.   Qui entra nel dettaglio.

3. Qui trovate gli aggiornamenti e approfondimenti in tempo reale su come è stata costruita la notizia in modo subdolo...Ecco qui il link

Avvenire, è il quotidiano peggiore: ci si aspetterebbe subito articoli in difesa, invece galoppa e promuove tutto il contrario. È il quotidiano contro la Chiesa Cattolica.


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

A tutti i giovani: quando l'anima è pronta, allora le cose sono pronte. Emozioni e talenti fanno dell'essere umano una persona

L'altro giorno abbiamo tenuto al Centro Culturale ELIS un corso di orientamento allo studio e all'università e al lavoro. Una buona partecipazione, circa 40 ragazzi e ragazze. Molti di loro (un'altra buona percentuale è determinata) sono più preoccupati di fallire, accomunati dall'idea che in Italia non si trova lavoro... Inoltre, tali sono le pressioni dell’ideologia stritolante del successo come riconoscimento della folla, che la paura finisce con l’offuscare la chiarezza della loro vocazione professionale che si è mostrata almeno parzialmente nel corso di 13 anni di scuola, i più importanti in questo senso.  Ragazzi, ricordate sempre che il successo non è negli occhi degli altri, ma nell’essere se stessi. La scuola spesso allena a superare prove e non alla vita, a cui ci si allena solo con una progressiva conoscenza di se stessi (limiti e talenti) e scelte conseguenti.  Shakespeare scriveva che “ quando l’anima è pronta, allora le cose sono pronte ”. La

Tablet e bambini: istruzioni per l'uso (II pubblicazione)

di Alessandro Cristofari, 16 maggio 2014 Mentre dagli Stati Uniti  arrivano notizie allarmanti  sulla nostra quasi totale dipendenza dagli smartphone e dalle app, l'ultima ricerca su un campione di 1.000 internauti che aprono app di benessere, fitness e salute dal proprio cellulare evidenzia che un intervistato su quattro consulta questi programmi più volte al giorno e non può più farne a meno, dal Cohen Children's Medical Center di New York piomba una notizia in totale controtendenza: nell'apprendimento dei più piccoli, bocciate le app educative. Molto meglio il dialogo e i giocattoli tradizionali.   Uno smacco "digitale" per tutti quei genitori iper-tecnologici che si vantano dell'abilità dei propri figli con smartphone e tablet prima ancora che sappiano parlare. Secondo il team di scienziati di New York c'è invece da preoccuparsi, perché i dispositivi con touchscreen non solo non fanno imparare più in fretta, ma rischiano di fare da

Da pornodiva a fervente cattolica, la commovente storia di una conversione

La carriera Claudia Koll , classe ’65, ha frequentato il Liceo Classico e Quattro anni di studi in Medicina all'università di Roma, perché voleva diventare Psichiatra. Quando aveva deciso di dedicarsi alla carriera artistica, Claudia Koll frequentava il Drama Course, ha preso lezioni di Danza professionale e di canto. Ebbe il primo ruolo di attrice protagonista nel film erotico di Tinto Brass "Così fan tutte" del 1992 che fa scalpore, ma da allora ebbe un'improvvisa celebrità e le si spalancarono le porte della fiction televisiva. E così poi la carriera di Claudia Koll si iniziò a snodarsi poi tra il cinema, il teatro e la televisione, ripassa il copione e resta sul set fino a tardi. Adora la cioccolata, tutte le sere andava in palestra, prima di addormentarsi legge sempre e le piacciono molto i libri gialli. Claudia Koll fu fra i protagonisti dello sceneggiato "Il Giovane Mussolini", a fianco di Antonio Banderas, nell’ormai lonta