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Mi cancello dai social. Ma perchè poi molti tornano indietro? È così difficile abbandonare i social network?

Non c'è dubbio che i social network abbiano cambiato il modo di stare al mondo. Ho utlizzato per diletto facebook e instagram (il mio profilo Fb risale al 2008), inoltre ho lavorato con questi strumenti per anni per motivi professionali: ne ho studiato le tecniche, le strategie di apprendimento, gli algoritmi e tutte le varie politiche che ci sono dietro. 
Indubbiamente i socialnetwork, mediamente, influiscono sul modo di pensare, sul modo di stare al mondo. Già questo è un punto che dovrebbe far riflettere. Ci ho riflettutto più di un anno fa e infatti la conseguenza per me è stata quella di uscire da Instagram e da Facebook e mantenere solo profilo twitter. Oggi sono circa 16 mesi che non entro più nelle due piattaforme. Il mio modo di pensare non voglio sia condizionato da ciò che la piattaforma mi propone in base principi algoritmici suoi e spesso anche pilotati. 
La mia libertà è sacra e non ci si gioca! Infatti è di vitale importanza avere una formazione di coscienza solida e chiara, per poter declinare o valutare ciò che passa sotto i nostri occhi.
Da sempre antropologi, psicologi e sociologi cercano di studiare come l’ambiente circostante possa influenzare, direttamente o indirettamente, una persona.

In questo breve video ne vengono elencati alcuni :

Studi in risonanza magnetica funzionale hanno dimostrato che i centri della ricompensa nel cervello sono più attivi quando, in una conversazione, stiamo parlando di noi, piuttosto che quando ci è chiesto di ascoltare. Ma se nelle chiacchierate faccia a faccia parliamo di noi stessi nel 30-40% delle volte, su Facebook è autocentrato l'80% dei post. Quando scriviamo di noi nel nostro cervello si libera dopamina, un neurotrasmettitore associato alle sensazioni di benessere: è come se il cervello in qualche modo ricompensasse il nostro egocentrismo! 
La dipendenza da social network può influenzare negativamente la quotidianità. Per questo c'è chi, dopo averci riflettuto a lungo o in un attimo di "follia", decide di farla finita, cancellando il proprio account. Pochi, però, riescono a resistere per troppo tempo distanti da quel mondo: c'è qualcosa che li spinge a tornare indietro. Ma cosa? Un gruppo di ricercatori della Cornell University ha individuato almeno quattro motivi per cui gli utenti non possono fare a meno di Facebook e sono così propensi a tornare sui loro passi quando decidono di eliminare il loro profilo.

Gli studiosi hanno basato la loro ricerca sui risultati ottenuti dalla campagna "99 Days of Freedom", ideata lo scorso anno da un gruppo di creativi olandesi, il cui slogan recitava: "Ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita senza Facebook?". Più di 43mila utenti si sono sottoposti all'esperimento che prevedeva di restare lontani dal social network per 99 giorni: il loro umore veniva monitorato dai ricercatori attraverso sondaggi condotti ogni 33, 66 e 99 giorni. Lo scopo era capire se la vita senza Facebook poteva essere davvero più felice.

Analizzando questi dati, i ricercatori hanno individuato almeno quattro fattori che ci tengono incollati al social network e che ci rendono arduo l'allontanamento. In primo luogo, c'è la dipendenza: chi lo usa abitualmente e "automaticamente" e sente di non poter farne a meno, per quanto si sforzi, avrà più probabilità di tornare sui suoi passi e di riattivare di nuovo il profilo, dopo averlo eliminato. La seconda ragione è il controllo: chi utilizza Facebook per monitorare e controllare ciò che gli altri fanno o pensano riuscirà a resistere poco tempo distante da quel mondo.

Gli altri due motivi riguardano rispettivamente l'umore e la possibilità di un'alternativa: secondo gli studiosi, gli utenti che si sentono di buonumore o che si definiscono felici o soddisfatti sono meno propensi a infrangere la loro promessa di restare lontani da Facebook, al contrario la tristezza, la noia e l'apatia possono condurre di nuovo verso quell'universo. Infine, chi dispone di un'alternativa, di un altro social network da visitare sarà naturalmente meno predisposto a riattivare il proprio profilo.

Detto questo, Questa ricerca non fa altro che mostrare la complessità delle scelte sull'utilizzo o non utilizzo dei social media. È evidente che c'è in gioco la libertà personale, sia quella di scegliere di stare sui social o meno, ma anche quella di rischiare che non sappiamo più come pensare e comportarci.
La domanda vera da farsi è, con onesta intellettuale: perchè ci sto?
Curiosità che spesso rischia di essere malata? Narcisismo? Noia? Dipendenza? Autostima (è constatato che i social abbassano il livello di autostima. Effettivamente è molto diffusa la bassa autostima. Questo articolo ci illustra a livello medico le cause)?

Con questo non intendo dire che è sbagliato essere presenti nelle piattaforme social, ma intendo dire che se ci si sta:
1. è importante avere una vita piena e ricca di persone a cui si vuole bene per non rifugiarsi sui social per cercare consensi e alternative ad un vuoto e alla noia. 
2. Avere un giudizio critico e una coscienza bene formati.
3. Domandarsi qualche volta: cosa ho dentro il cuore tutte le volte che faccio un accesso su instagram o facebook? Rimango un po' amareggiato o con un fondo di tristezza? Se la risposta è SI, è senza dubbio la spia rossa lampeggiante che deve portarti a valutare il tuo modo di esserci.  

Una volta ho trvato questo decalogo sulla privazione di libertà a cui ci inducono i social, e lo riporto qui sotto.

Stai perdendo la libertà di scelta;
Abbandonare i social media è il modo più mirato per resistere alla follia dei nostri tempi;
1. I social media ti stanno facendo diventare uno stronzo;
2. I social media stanno minando la verità;
3. I social media tolgono significato a quello che dici;
4. I social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia;
5. I social media ti rendono infelice;
6. I social media non vogliono che tu abbia una dignità economica;
7. I social media stanno rendendo la politica impossibile;
8. I social media (ti) odiano (nel profondo del)l’anima.

Usa la testa!

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