A Dio, caro Pippo

Caro Pippo,

"Sii utile, lascia traccia", scriveva il tuo ispiratore s. Josemarìa Escrivà.
Hai lasciato una traccia potente e, soprattutto, simpatica nella vita di migliaia di persone.

È con un nodo in gola e una marea di emozioni che mi appresto a scrivere questa lettera di addio. Non è mai facile salutare qualcuno che ha avuto un impatto così profondo e positivo sulle nostre vite, ma credo che sia importante celebrare i momenti e le qualità che ti hanno reso una persona così speciale.

La scomparsa di una persona cara è come un'onda che si infrange contro il cuore, una forza che ti travolge e ti lascia senza fiato. Ma col tempo, impari a nuotare in quell'oceano di ricordi.

Non pensavo di rimanere così commosso dalla tua dipartita; ora sei lì a fare il tifo per noi più di prima e ad incoraggiare il lavoro dei giovani con più energia e efficacia di prima.

Grazie. Grazie caro Pippo.

Una delle prime cose che mi vengono in mente quando penso a te, Pippo, è il tuo straordinario ottimismo. In qualsiasi situazione, anche la più difficile, sei sempre riuscito a vedere il lato positivo e a infondere speranza in chi ti circondava. Questa tua capacità di affrontare le avversità con un sorriso ha spesso illuminato le nostre giornate più buie e ci ha insegnato l'importanza di mantenere una prospettiva positiva.

Per anni mi hai chiamato "il mio assistente": causa fu quella volta che ad una Messa, avevo 13 anni, ti ho tenuto il tre piedi della videocamera.

Il tuo carattere generoso è un altro tratto che risplendeva sempre. Sei sempre stato pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno, senza mai chiedere nulla in cambio. La tua disponibilità e il tuo altruismo hanno fatto sentire tutti noi accuditi e apprezzati, creando un ambiente di calore e di comunità intorno a te.

Non posso dimenticare il tuo senso dell'umorismo, capace di strappare una risata anche nei momenti più tesi. La tua capacità di vedere il lato divertente delle cose e di sdrammatizzare con una battuta ha reso più leggeri tanti momenti e ha creato un'atmosfera di gioia e complicità.

La tua saggezza e la tua profondità di pensiero hanno arricchito le nostre conversazioni e ci hanno spinto a riflettere su temi importanti. Ogni tuo consiglio è sempre stato frutto di un'analisi ponderata e di un cuore sincero, e questo ti ha reso un punto di riferimento per molti di noi.

Infine, vorrei sottolineare la tua capacità di ascolto. Sei sempre stato un amico attento, pronto a dare il tuo tempo e la tua attenzione a chi aveva bisogno di parlare. Questa tua empatia ha creato legami forti e duraturi, e ha fatto sì che tutti si sentissero compresi e valorizzati.

Mentre scrivo queste parole, non posso fare a meno di ricordare i tanti momenti condivisi insieme: le risate, le confidenze, le lacrime, e i silenzi pieni di significato. Ricordo una giornata in particolare, in cui mi hai preso per mano e mi hai incoraggiato con cose importanti che porto con me. In quel momento, ho capito che la vera amicizia è un dono raro e prezioso, e tu sei stato tra i pochi miglior esempi di cosa significhi davvero essere un amico. Porto con me tanti ricordi, momenti importanti, sfide e consigli profondi, con il sorriso sempre forte e autentico.

Avevi due maestri/testimoni da cui hai imparato e a cui ti ispiravi, Giovanni Paolo II e san Josemaría Escrivá, e lo si vedeva bene dal tono atletico della tua ascetica e dalla serenità "normale" che avevi.
I tuoi riferimenti erano spesso inattesi, come quando ti appropriavi del motto degli strampalati e simpaticissimi Blues Brothers, We're on a mission from God, siamo in missione per conto di Dio, dandogli pertinentemente un significato vocazionale. Era il film che dicevi bisognava vedere almeno una volta l'anno.

Pippo nel gennaio 1996
Ci hai insegnato che il segreto della felicità è condensato in tre "finestre" da tenere sempre aperte: riscoprire la Santa Messa; confessarsi e confessarsi bene; leggere sistematicamente il Vangelo (la mia iniziativa della app VitaminaV nasce proprio anche da questo tuo concetto).
Ci voleva proprio un napoletano per dire così apertamente, e con il tono di chi l'ha sperimentato, che solo la pratica di vita cristiana rende felici.

Pippo, il segno che lasci nelle nostre vite è indelebile. Anche se ora ci separiamo, il ricordo di tutto ciò che hai fatto per noi e le qualità straordinarie che hai condiviso continueranno a vivere nei nostri cuori. Grazie per essere stato un amico, un confidente e un esempio di umanità e bontà.

Qualche mese fa ti ho mandato un audio whatsapp in cui ti dicevo che ultimamente ti pensavo spesso per una serie di motivi personali e che ti ero vicino, e tu mi hai risposto: "Grazie grazie di cuore Alessandro. Il cuore grande è il segreto della perseveranza confidiamo in quello sempre sostenuti da Gesù. Un abbraccio caro caro". Queste tu ultime parole me le tengo strette strette, insieme ad altre belle perle che non condivido con nessuno.

Mi mancherai immensamente, caro Pippo. Porterai con te la stessa luce che hai acceso nelle nostre vite.
La morte non è mai la fine, ma una trasformazione. Ci lasci ma rimani con noi in modi che non posso spiegare, ma che sento profondamente.

La cosa più bella che mi lasci? L'allegria di essere di Cristo!

Ci parlavi sempre del Paradiso e ci regalavi sempre pillole per riuscire a viverlo già qui sulla terra.

Comunicatore dallo stile disarmante, umore sempre alto, degno figlio spirituale di San Josemaria, cittadino del mondo con cuore partenopeo 100%, uomo di scienza e uomo di fede.

Una volta, orgoglioso delle tue origini, dicesti che Capri è un trailer del Paradiso. Da adesso altro che Capri caro Pippo....goditela tutta, per sempre. E sostienici, ti prego!

Mi manchi già tanto caro Pippo. E grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra comune Famiglia!

Grazie per la tua eleganza, fede, dolcezza, educazione, signorilità.

Mi mancheranno i tuoi "Buongiornissimo!".

Con affetto e gratitudine,

Il tuo assistente.

Questo un tuo testamento, che scrivesti sul tuo blog due anni fa:
Dio fa il tifo per me e non smette fino a che non divento uno che vive al Suo cospetto, con il cuore infiammato dal sangue di Gesù. Conversioni? Sì che ne devo avere! Continuamente scopro aspetti che dovrei affrontare e migliorare e non sono cose di poco conto. Dio non assiste benevolmente da lontano ma fa un tifo appassionato per me. È stata una scoperta e volevo comunicarla…

Grazie Dio che mi hai messo accanto”Pippissimo”!

Qui brevemente la sua storia per chi non lo conoscesse.


Commenti

  1. Grazie Alessandro per questa tua lettera a Pippo che condivido pienamente, dato che lo conoscevo e stimavo da 50 anni!

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  2. Da questa testimonianza di un amico scopre la vera persona di Pippo che io vedevo attraverso i filtri di qualche suo intervento e o intervista in TV.
    Grazie

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