Mi sono sperimentato in questa avventura. Ho scritto un breve romanzo. Mi sono voluto mettere in gioco.
Questo progetto era nato nel lontano 2013 e poi rimasto fermo, come un seme sotto terra. Negli anni successivi ho pubblicato quattro saggi in quattro anni, e nel frattempo questa storia è rimasta lì, in attesa.
Quest’estate ho sentito che era arrivato il momento giusto: mi sono messo a scriverla con tutta l’anima, e ora eccola qui, pronta a camminare da sola.
È una storia nata dall’ascolto dei ragazzi che ogni giorno incontro e dalla loro sete di senso. Ho sentito il bisogno di dare voce alle loro domande, alle fragilità che spesso nascondono dietro sorrisi luminosi, alle paure e alle crisi che possono portare a scelte estreme.
Ho scritto questo libro perché credo che l’amicizia vera, l’amore che non consuma ma custodisce, la fede che sostiene anche nei momenti più bui, possano diventare ossigeno per chi si sente senza fiato.
E perché penso che i genitori, gli adulti in generale, abbiano il compito non di invadere, ma di esserci davvero, di ascoltare senza giudicare.
“Un respiro alla volta” è una storia di dolore e rinascita, ma anche un invito a vivere senza fretta, a credere che la vita non va corsa tutta d’un fiato, ma abitata passo dopo passo.
Mi piacerebbe che questo romanzo diventasse per voi quello che è stato per me mentre lo scrivevo: un compagno di viaggio, un amico che ricorda che non siamo soli, e che la fragilità può diventare la porta da cui entra la luce.
All’alba dei miei quarant’anni mi sono trovato anch’io a fare i conti con la vita. Dopo vent’anni passati accanto ai giovani, ho imparato che non servono risposte perfette: servono domande autentiche, servono storie in cui riconoscersi, servono compagni di viaggio.
Spero che questo libro possa diventare proprio questo: un compagno di viaggio.
Per i ragazzi che ci si ritroveranno dentro, ma anche per gli adulti che hanno voglia di ricordare chi erano a sedici anni.
Se avete voglia di leggerlo e di accompagnarmi in questo cammino, ne sarei felice.
E se poi vorrete raccontarmi cosa vi ha lasciato, ancora di più.
Se siete curiosi…questo è il link per acquistarlo.
Luca, Andrea e Matteo sono amici inseparabili, compagni di scuola e di vita.
Chiara invece è diversa: appare luminosa, quasi perfetta, ma dietro il suo sorriso nasconde fragilità profonde, ansie che le tolgono il fiato.
Attraverso giorni di risate, silenzi, errori e cadute, i quattro imparano che crescere significa affrontare domande grandi: sull’amore, sull’amicizia, sulla fede, sul dolore.
Quando la vita li costringe a guardare in faccia la perdita e il vuoto, Luca si ritrova davanti a una scelta: scappare o imparare a respirare davvero.
“Un respiro alla volta” è un romanzo di formazione che racconta le fragilità dei giovani di oggi – spesso pieni di paure, insicurezze e crisi – ma anche la forza di amicizie sane, la bellezza di un amore che non possiede ma si dona, la scoperta di una fede che non è peso, ma ossigeno.
Perché la vita non si vive tutta d’un fiato.
Si impara solo così: un respiro alla volta
Questo progetto era nato nel lontano 2013 e poi rimasto fermo, come un seme sotto terra. Negli anni successivi ho pubblicato quattro saggi in quattro anni, e nel frattempo questa storia è rimasta lì, in attesa.
Quest’estate ho sentito che era arrivato il momento giusto: mi sono messo a scriverla con tutta l’anima, e ora eccola qui, pronta a camminare da sola.
È una storia nata dall’ascolto dei ragazzi che ogni giorno incontro e dalla loro sete di senso. Ho sentito il bisogno di dare voce alle loro domande, alle fragilità che spesso nascondono dietro sorrisi luminosi, alle paure e alle crisi che possono portare a scelte estreme.
Ho scritto questo libro perché credo che l’amicizia vera, l’amore che non consuma ma custodisce, la fede che sostiene anche nei momenti più bui, possano diventare ossigeno per chi si sente senza fiato.
E perché penso che i genitori, gli adulti in generale, abbiano il compito non di invadere, ma di esserci davvero, di ascoltare senza giudicare.
“Un respiro alla volta” è una storia di dolore e rinascita, ma anche un invito a vivere senza fretta, a credere che la vita non va corsa tutta d’un fiato, ma abitata passo dopo passo.
Mi piacerebbe che questo romanzo diventasse per voi quello che è stato per me mentre lo scrivevo: un compagno di viaggio, un amico che ricorda che non siamo soli, e che la fragilità può diventare la porta da cui entra la luce.
All’alba dei miei quarant’anni mi sono trovato anch’io a fare i conti con la vita. Dopo vent’anni passati accanto ai giovani, ho imparato che non servono risposte perfette: servono domande autentiche, servono storie in cui riconoscersi, servono compagni di viaggio.
Spero che questo libro possa diventare proprio questo: un compagno di viaggio.
Per i ragazzi che ci si ritroveranno dentro, ma anche per gli adulti che hanno voglia di ricordare chi erano a sedici anni.
Se avete voglia di leggerlo e di accompagnarmi in questo cammino, ne sarei felice.
E se poi vorrete raccontarmi cosa vi ha lasciato, ancora di più.
Se siete curiosi…questo è il link per acquistarlo.
Sinossi:
Luca, Andrea e Matteo sono amici inseparabili, compagni di scuola e di vita.
Chiara invece è diversa: appare luminosa, quasi perfetta, ma dietro il suo sorriso nasconde fragilità profonde, ansie che le tolgono il fiato.
Attraverso giorni di risate, silenzi, errori e cadute, i quattro imparano che crescere significa affrontare domande grandi: sull’amore, sull’amicizia, sulla fede, sul dolore.
Quando la vita li costringe a guardare in faccia la perdita e il vuoto, Luca si ritrova davanti a una scelta: scappare o imparare a respirare davvero.
“Un respiro alla volta” è un romanzo di formazione che racconta le fragilità dei giovani di oggi – spesso pieni di paure, insicurezze e crisi – ma anche la forza di amicizie sane, la bellezza di un amore che non possiede ma si dona, la scoperta di una fede che non è peso, ma ossigeno.
Perché la vita non si vive tutta d’un fiato.
Si impara solo così: un respiro alla volta
Commenti
Posta un commento