...è una virtù o s'accompagna alla virtù; inoltre essa è cosa molto necessaria
per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se
avesse tutti gli altri beni. E infatti sembra che proprio i ricchi e coloro che
posseggono cariche e poteri abbiano soprattutto bisogno di amici; infatti
quale utilità vi è in questa prosperità, se è tolta la possibilità di beneficare,
la quale sorge ed è lodata soprattutto verso gli amici? O come essa potrebbe
esser salvaguardata e conservata senza amici? Infatti quanto più essa è
grande, tanto più è malsicura. E si ritiene che gli amici siano il solo rifugio
nella povertà e nelle altre disgrazie; e ai giovani l'amicizia è d'aiuto per non
errare, ai vecchi per assistenza e per la loro insufficienza ad agire a causa
della loro debolezza, a quelli che sono nel pieno delle forze per le belle azioni.
[...] (Aristotele, Etica Nicomachea, trad. cap. 1, pp. 193-194).
Che cos’è l’amicizia? Cosa lega due amici tra loro? Quando è vera amicizia e non semplice conoscenza? Che cos’è l’Amicizia con la A maiuscola? Come trovare la vera amicizia?
Sull’amicizia molto si è scritto e addirittura un telefilm americano ne ha tratto ispirazione e il nome (Friends).
Vediamo un po’. Wikipedia definisce l’amicizia come: “un sentimento di affetto vivo e reciproco
tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. È considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l’amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti.”
Sul dizionario ho trovato la seguente definizione: “il legame affettuoso fra due o più persone, nato
dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.”
Ho parlato di amicizia con le persone che mi stanno più vicino, chiedendo come la intendessero. Le risposte sono state diverse ma ciascuna di valore: passare insieme dei momenti unici, fiducia e intesa reciproca, potersi rilassare e lasciarsi andare, poter sempre e comunque contare sull’altro, un sorriso al momento giusto, parlare lo stesso linguaggio, capirsi con uno sguardo...
Cicerone ci parla di amicizia vera quando presenta lo stretto rapporto fra due dei più rappresentativi personaggi del suo tempo: Lelio e Scipione. È un'amicizia in cui l'interesse
personale è bandito, in cui l'intesa spirituale, pur nella divergenza a volte di idee, è la caratteristica determinante; è un rapporto paritario fra due personalità carismatiche che
mantengono la fermezza di carattere pur nella reciproca intimità; è un sentimento assai duraturo che, pur potendo scemare nel tempo, e portare anche a rotture violente, è capace di
gratificare in somma misura chi lo assapora.
Lo stesso Cicerone illustra altresì i limiti della vera amicizia, quando essa porta a compiere atti e azioni contrarie ai propri principi, alla morale, alle leggi, allo stato…
per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se
avesse tutti gli altri beni. E infatti sembra che proprio i ricchi e coloro che
posseggono cariche e poteri abbiano soprattutto bisogno di amici; infatti
quale utilità vi è in questa prosperità, se è tolta la possibilità di beneficare,
la quale sorge ed è lodata soprattutto verso gli amici? O come essa potrebbe
esser salvaguardata e conservata senza amici? Infatti quanto più essa è
grande, tanto più è malsicura. E si ritiene che gli amici siano il solo rifugio
nella povertà e nelle altre disgrazie; e ai giovani l'amicizia è d'aiuto per non
errare, ai vecchi per assistenza e per la loro insufficienza ad agire a causa
della loro debolezza, a quelli che sono nel pieno delle forze per le belle azioni.
[...] (Aristotele, Etica Nicomachea, trad. cap. 1, pp. 193-194).
Che cos’è l’amicizia? Cosa lega due amici tra loro? Quando è vera amicizia e non semplice conoscenza? Che cos’è l’Amicizia con la A maiuscola? Come trovare la vera amicizia?
Sull’amicizia molto si è scritto e addirittura un telefilm americano ne ha tratto ispirazione e il nome (Friends).
Vediamo un po’. Wikipedia definisce l’amicizia come: “un sentimento di affetto vivo e reciproco
tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. È considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l’amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti.”
Sul dizionario ho trovato la seguente definizione: “il legame affettuoso fra due o più persone, nato
dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.”
Ho parlato di amicizia con le persone che mi stanno più vicino, chiedendo come la intendessero. Le risposte sono state diverse ma ciascuna di valore: passare insieme dei momenti unici, fiducia e intesa reciproca, potersi rilassare e lasciarsi andare, poter sempre e comunque contare sull’altro, un sorriso al momento giusto, parlare lo stesso linguaggio, capirsi con uno sguardo...
Cicerone ci parla di amicizia vera quando presenta lo stretto rapporto fra due dei più rappresentativi personaggi del suo tempo: Lelio e Scipione. È un'amicizia in cui l'interesse
personale è bandito, in cui l'intesa spirituale, pur nella divergenza a volte di idee, è la caratteristica determinante; è un rapporto paritario fra due personalità carismatiche che
mantengono la fermezza di carattere pur nella reciproca intimità; è un sentimento assai duraturo che, pur potendo scemare nel tempo, e portare anche a rotture violente, è capace di
gratificare in somma misura chi lo assapora.
Lo stesso Cicerone illustra altresì i limiti della vera amicizia, quando essa porta a compiere atti e azioni contrarie ai propri principi, alla morale, alle leggi, allo stato…
Scritto per Familiaria (magazine per la famiglia)
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