Piercing, tatuaggi... quanti se ne vedono! Sembra che oggi quello strano” sia chi non ne ha almeno uno! Draghi, fiori e simboli tribali che emergono da schiene, piedi, caviglie ed avambracci. Segni indelebili impressi per sempre da un ago sottile che buca la pelle. Buchi con oggetti di varie forme in
ogni dove: orecchie, naso, occhi, labbra, lingua... Il tatuaggio e il percing sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa, conservando il sapore di una piccola ed eccitante trasgressione. Quale è il significato che gli adolescenti attribuiscono al piercing e al tatuaggio? Quali sono le ragioni affettive e relazionali che giustificano l’esplosione di questo “moda” tra gli adolescenti? Il corpo dipinto e forato esprime un' intenzione comunicativa: i piercing e il tatuaggio si fanno “per moda”. Servono ad apparire; comunicano appartenenza e esprimono trasgressione e originarità. il piercing e il tatuaggio si fanno “per sé”: si dice che segnano una tappa della crescita.
Ma davvero esprimono una parte di sé? Rappresentano un punto fermo? Perché forarsi e dipingersi il corpo nei modi più singolari e
originali possibili? Sono veramente un segno di appartenenza alla propria generazione? Sicuramente sono un modo per apparire e distinguersi dagli altri, una necessità di ricerca della propria identità sociale. Di fatto farsi tatuare può essere doloroso, soprattutto rispetto alla sensibilità della zona del corpo scelta: ciò per alcuni rappresenta una prova di coraggio che dà maggior valenza al soggetto tatuato.
Ci sono esperti che dicono che le occasioni che spingono a scegliere di farsi un tatuaggio possono essere le più disparate: la nascita di un figlio, ma anche l’inizio o la fine di un amore, il diciottesimo compleanno o la data del matrimonio. Di solito comunque il motivo è che i giovani si sentono orgogliosi di avere un tatuaggio ed utilizzano il proprio corpo come qualcosa
che serve o comunicare con gli altri. Ecco che basta un anello al naso da cui tutti vengono trainati creando un effetto “gregge”, senza sapere dove vanno e soprattutto perché.
ogni dove: orecchie, naso, occhi, labbra, lingua... Il tatuaggio e il percing sono diventati un vero e proprio fenomeno di massa, conservando il sapore di una piccola ed eccitante trasgressione. Quale è il significato che gli adolescenti attribuiscono al piercing e al tatuaggio? Quali sono le ragioni affettive e relazionali che giustificano l’esplosione di questo “moda” tra gli adolescenti? Il corpo dipinto e forato esprime un' intenzione comunicativa: i piercing e il tatuaggio si fanno “per moda”. Servono ad apparire; comunicano appartenenza e esprimono trasgressione e originarità. il piercing e il tatuaggio si fanno “per sé”: si dice che segnano una tappa della crescita.
Ma davvero esprimono una parte di sé? Rappresentano un punto fermo? Perché forarsi e dipingersi il corpo nei modi più singolari e
originali possibili? Sono veramente un segno di appartenenza alla propria generazione? Sicuramente sono un modo per apparire e distinguersi dagli altri, una necessità di ricerca della propria identità sociale. Di fatto farsi tatuare può essere doloroso, soprattutto rispetto alla sensibilità della zona del corpo scelta: ciò per alcuni rappresenta una prova di coraggio che dà maggior valenza al soggetto tatuato.
Ci sono esperti che dicono che le occasioni che spingono a scegliere di farsi un tatuaggio possono essere le più disparate: la nascita di un figlio, ma anche l’inizio o la fine di un amore, il diciottesimo compleanno o la data del matrimonio. Di solito comunque il motivo è che i giovani si sentono orgogliosi di avere un tatuaggio ed utilizzano il proprio corpo come qualcosa
che serve o comunicare con gli altri. Ecco che basta un anello al naso da cui tutti vengono trainati creando un effetto “gregge”, senza sapere dove vanno e soprattutto perché.
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