Sono al top: carpe diem?


Molti ragazzi, oggi, hanno interessi limitati a ciò che è immediato e che si ottiene senza fatica. Fanno del consumismo, ad esempio, uno stile di vita che permette loro di ottenere gratificazioni immediate: il carpe diem, cogliere l’attimo di ogni cosa che mi gratifica.

Ecco perché poi essi diventano “succubi” delle mode: un vestito comprato magari un anno fa, non è più nuovo perché la griffe oramai non va più, non mi provoca più quel piacere che provavo quando lo avevo comprato, e quindi ritengo che non valga più nulla.

Ci si vuole sentire accettati portando quel pantalone o quel paio di scarpe…”Ci stai troppo dentro, dove l’hai comprato?” "Vivi davvero" (parole pronunciate anche dalla dolce voce di Giorgia nella canzone dall’omonimo titolo) "essendo uno del giro", e non sentirti uno “sfigato”. Ma veramente io valgo per quello che appaio e ho e non per quello che sono?

Il tempo scorre inesorabile (ci ricorda Raf in una sua canzone), ed effettivamente è vero; il tempo è breve, perché è breve la vita sulla terra, e secondo la mentalità contemporanea tutto ha senso fino a un certo punto, perché poi mi porta alla noia.

Così succede anche nei rapporti di amicizia o nel fidanzamento; tutto senza intoppi e fatica, proprio come nei film; si dimentica che la realtà è un'altra, l’orizzonte è un altro!

Un mio amico spagnolo scriveva: "E’ davvero breve il tempo che abbiamo per amare, per dare, per riparare. Non è giusto perciò che lo sperperiamo, che gettiamo irresponsabilmente questo tesoro dalla finestra: non possiamo sprecare il momento del mondo che è stato affidato a ciascuno di noi".

Il tempo è un tesoro, che va curato e che ci fa essere ricchi dentro se lo sappiamo impiegare bene non custodendolo gelosamente per noi. Come lo impieghiamo?

Scritto su www.cogitoetvolo.it

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