Preparatevi a confrontarvi con una lettura che vi lascierà molti spunti di riflessione, si tratta di un'opera rara!

Il celibato dei laici è stato sempre vissuto nella Chiesa, ma dopo il Concilio Vaticano II ha visto una straordinaria fioritura. Nella Prefazione al volume il card. Julián Herranz, presidente emerito del Pontificio
Consiglio per i Testi Legislativi, ricorda: «Alla complessità o meglio ricchezza di tale tematica, oggi di particolare attualità, va incontro il saggio di Mauro Leonardi, che apporta un eccellente contributo di carattere
ascetico spirituale alla migliore comprensione e alla comunicazione di questo particolare dono divino».
Come Gesù è il primo libro sul celibato apostolico del laico e conduce in questi nuovi orizzonti del cristianesimo con un linguaggio divulgativo e affascinante. Nell’«Invito alla lettura» Pippo Corigliano afferma: «È un libro sul celibato apostolico del laico, ma in realtà è un libro sull'amicizia. Sembra un libro di teoria teologica ma in realtà parla di esperienze esistenziali di unione con Dio. Il suo titolo riflette bene il contenuto:
Come Gesù. Come Gesù è Figlio così tutti noi siamo figli di Dio; come Gesù ci chiama "amici", così noi cristiani riceviamo il dono di essere amici di tutti. Alcuni di noi sono chiamati a essere "totalmente" amici di
tutti e qui il celibato apostolico del laico trova la sua connotazione».(Edizioni Ares, aprile 2011)
Questo libro è diviso in tre parti di cui nella prima tratta del celibato in generale, senza però dover entrare nel merito della dimensione laicale o religiosa, passando però per alcune premesse più generali:l’amore, l’innamoramento e la fedeltà.
Nella seconda parte l'autore ci parla del celibato cristiano vissuto in maniera laicale, risaltando la sua possibilità di aprire nuove strade non solo nel senso di capire se la propria vocazione sia una o piuttosto l’altra, ma anche in quello di riconoscere il proprio modo di vivere la filiazione divina al Padre e quindi di conseguenza di stabilire relazioni amicali con il prossimo.
Poi c'è una terza parte in cui ci si trova a confrontarsi con degli elementi che portano alla domanda (propedeutica a quella sul senso del celibato) su come «rispondere e corrispondere» alla vocazione.
Il titolo Come Gesù non significa che solo chi ha vocazione al celibato apostolico è chiamato a essere “come Gesù”. Se così fosse, starei negando la vocazione universale alla santità, perché identificarsi con Gesù non è altro che la santità stessa! Il titolo che ho scelto significa solo, e spero di illustrarlo per bene nel par. 2.4, che la spiegazione del celibato vissuto nel mondo per amore di Cristo mi sembra essere non la sponsalità escatologica (celibato dei religiosi), né l’essere Sposo della Chiesa (celibato dei sacerdoti), ma il voler essere “come Gesù” in qualcosa che non è obbligatorio per il cristiano, e cioè il Suo essere celibe, intendendo tale scelta come una manifestazione - non l’esclusiva, non l’unica possibile – di corrispondenza a quell’Amicizia che Gesù ha per noi. “Gesù è tuo amico. - L'Amico. - Con un cuore di carne, come il tuo. - Con gli occhi, dallo sguardo amabilissimo, che piansero per Lazzaro... - E così come a Lazzaro, vuol bene a te” (Cammino, n 422).
D’altra parte, non posso negare che l’illuminazione decisiva in questo senso mi è venuta proprio dalle parole di S.E.R. Javier Echevarría che ho citato più sopra: è “il celibato di Gesù” che “illumina di forza e splendore questo dono che Dio concede a molti”. (L'autore)

Il celibato dei laici è stato sempre vissuto nella Chiesa, ma dopo il Concilio Vaticano II ha visto una straordinaria fioritura. Nella Prefazione al volume il card. Julián Herranz, presidente emerito del Pontificio
Consiglio per i Testi Legislativi, ricorda: «Alla complessità o meglio ricchezza di tale tematica, oggi di particolare attualità, va incontro il saggio di Mauro Leonardi, che apporta un eccellente contributo di carattere
ascetico spirituale alla migliore comprensione e alla comunicazione di questo particolare dono divino».
Come Gesù è il primo libro sul celibato apostolico del laico e conduce in questi nuovi orizzonti del cristianesimo con un linguaggio divulgativo e affascinante. Nell’«Invito alla lettura» Pippo Corigliano afferma: «È un libro sul celibato apostolico del laico, ma in realtà è un libro sull'amicizia. Sembra un libro di teoria teologica ma in realtà parla di esperienze esistenziali di unione con Dio. Il suo titolo riflette bene il contenuto:
Come Gesù. Come Gesù è Figlio così tutti noi siamo figli di Dio; come Gesù ci chiama "amici", così noi cristiani riceviamo il dono di essere amici di tutti. Alcuni di noi sono chiamati a essere "totalmente" amici di
tutti e qui il celibato apostolico del laico trova la sua connotazione».(Edizioni Ares, aprile 2011)
Questo libro è diviso in tre parti di cui nella prima tratta del celibato in generale, senza però dover entrare nel merito della dimensione laicale o religiosa, passando però per alcune premesse più generali:l’amore, l’innamoramento e la fedeltà.
Nella seconda parte l'autore ci parla del celibato cristiano vissuto in maniera laicale, risaltando la sua possibilità di aprire nuove strade non solo nel senso di capire se la propria vocazione sia una o piuttosto l’altra, ma anche in quello di riconoscere il proprio modo di vivere la filiazione divina al Padre e quindi di conseguenza di stabilire relazioni amicali con il prossimo.
Poi c'è una terza parte in cui ci si trova a confrontarsi con degli elementi che portano alla domanda (propedeutica a quella sul senso del celibato) su come «rispondere e corrispondere» alla vocazione.
Il titolo Come Gesù non significa che solo chi ha vocazione al celibato apostolico è chiamato a essere “come Gesù”. Se così fosse, starei negando la vocazione universale alla santità, perché identificarsi con Gesù non è altro che la santità stessa! Il titolo che ho scelto significa solo, e spero di illustrarlo per bene nel par. 2.4, che la spiegazione del celibato vissuto nel mondo per amore di Cristo mi sembra essere non la sponsalità escatologica (celibato dei religiosi), né l’essere Sposo della Chiesa (celibato dei sacerdoti), ma il voler essere “come Gesù” in qualcosa che non è obbligatorio per il cristiano, e cioè il Suo essere celibe, intendendo tale scelta come una manifestazione - non l’esclusiva, non l’unica possibile – di corrispondenza a quell’Amicizia che Gesù ha per noi. “Gesù è tuo amico. - L'Amico. - Con un cuore di carne, come il tuo. - Con gli occhi, dallo sguardo amabilissimo, che piansero per Lazzaro... - E così come a Lazzaro, vuol bene a te” (Cammino, n 422).
D’altra parte, non posso negare che l’illuminazione decisiva in questo senso mi è venuta proprio dalle parole di S.E.R. Javier Echevarría che ho citato più sopra: è “il celibato di Gesù” che “illumina di forza e splendore questo dono che Dio concede a molti”. (L'autore)
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RispondiEliminaaromatherapy
Ho iniziato a leggere il libro e il primo capitolo è "travolgente". Inizio già a ringraziare don Mauro!
RispondiEliminaAlberto
Mi domando se il celibato apostolico dei laici sia riservato nella Chiesa ai membri numerari e aggregati dell'Opus Dei o se abbia invece una valenza universale ed eventualmente qualche altro inquadramento giuridico e istituzionale.
RispondiEliminaAurelio