La scuola non mi piace!

La scuola: "no che palle!", "magari finisse subito", "da abolire"...Questo quello che si sente dire da un gran numero di giovani alla domanda su cosa ne pensano della scuola! Una continua attesa che arrivi il fine settimana, e non appena la domenica giunge al tramonto, subito a seppellire l'idea di una nuova settimana di scuola con il pensiero al sabato successivo!
La scuola e la famiglia italiana dovrebbero essere, il contesto educativo e di sviluppo favorito, "piace molto" solo ad 1 studente di 11 anni su 3, con una preferenza delle ragazze (34,47%) rispetto ai ragazzi (25,02%). Ma con l'avanzare dell'età il gradimento nei confronti delle scuole scende sotto i livelli di guardia (ovvero meno di 1 studente su 10). (ANSA)

Se si apre un qualsiasi vocabolario di italiano, alla voce "scuola" troviamo la seguente definizione: "Luogo dove s'insegna e s'impara qualche arte o scienza." - mentre alla voce "professore": "Chi pubblicamente insegna qualche arte o scienza nobile." - Niente di strano in queste affermazioni, tranne forse per quel verbo "s'impara" e quell'aggettivo "nobile" che al giorno d'oggi vengono un po' dimenticati e messi da parte.
Ma di chi sono le responsabilità? E' solo colpa degli alunni?
Pensiamo un momento a quando si studiano i I promessi sposi, La divina commedia, e Epica, sono tanti i ragazzi che odiano queste opere! Ma allora il problema è delle opere, o della scuola? O forse è dei ragazzi?

In tutte le scuole, sulla lavagna si scrive con il gesso (per lo meno in quelle tradizionali, ormai si sta passando alle lavagne digitali, ma...quello che si scrive, viene cancellato comunque) a dimostrazione del fatto che tutto ciò che che si insegna è polvere destinata ad essere cancellata dopo poco. E' come scrivere sulla sabbia o nel vento...e allora?! Bisogna scrivere in altri luoghi! Dove? Nei cuori, nei cuori di ognuno: dove ciò che si scrive resta indelebile, lo si incide!
Sono quelle le lezioni che ricordo in modo limpido e con piacere, quelle in cui il mio cuore è diventato una lavagna. Lì non arriva nessun cancellino.
Questo credo dipenda dalla passione e preparazione degli insegnanti. Ma...da parte degli alunni ci vogliono: desiderio di imparare, e la capacità di sapere trovare la chiave per leggere dietro il muro che c'è in ogni materia!

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