"Esta es la juventud del Papa!". Questo il vero inno della GMG 2011 che per una settimana ha rimbombato tra le strade di una caldissima Madrid in questa rovente estate. Eccola la gioventù del Papa, giovani pronti a gridare a gran voce la propria fede, la voglia di seguire il Signore, da tutte le parti del Mondo, radicati in Cristo, saldi nella fede!Le paure prima della partenza quasi oscuravano il classico entusiasmo da viaggio, ma poi un' ondata di emozioni ha investito per una settimana migliaia di giovani da tutto il mondo!Tante sono le frasi che tanti giovani ora da Madrid si portano nel cuore, tanto è stato seminato in tre giorni vicino al Papa, e tanto ora raccolgono!
Ma l'istante che a tanti giovani è rimasto più impresso, come se fossero stati marchiati a fuoco, è sicuramente la tempesta della notte della veglia a Cuatro Vientos. Chi lo avrebbe mai detto? Ragazzi e ragazze distrutti, dal viaggio, dopo aver attraversato tutta la città per poi passare molte ore sotto al sole in attesa di un vecchietto di 80 anni che è capace di mobilitare tanti giovani insieme che difronte a una tempesta come quel sabato sera, non si vogliono arrendere, anzi...rispondono con entusiasmo! Per nessuno è stato un evento senza significato, ma anche se sembra essere una contraddizione in termini, è il caso di dire che per tutti è stato come "un lampo a ciel sereno"..anche se in effetti il cielo era nerissimo!
Giovani, giovani e giovani che continuavano a ballare e cantare, anche se zuppi d'acqua, inni a Cristo! La loro fede era palpabile, il Signore era lì in mezzo a loro e lo sentivano! E poi...al momento di fare silenzio (viene esposto il Santissimo Sacramento davanti ai 2 milioni di giovani), ecco che ragazzi e ragazze sono lì a pregare, ad adorare, ad ascoltare. Eppure non c’era un cantante, un palco, effetti speciali. Niente. Solo un silenzio pieno, misteriosamente pieno. Una presenza silenziosa e calamitante. Dio era lì e parlava.
Giovani, giovani e giovani che continuavano a ballare e cantare, anche se zuppi d'acqua, inni a Cristo! La loro fede era palpabile, il Signore era lì in mezzo a loro e lo sentivano! E poi...al momento di fare silenzio (viene esposto il Santissimo Sacramento davanti ai 2 milioni di giovani), ecco che ragazzi e ragazze sono lì a pregare, ad adorare, ad ascoltare. Eppure non c’era un cantante, un palco, effetti speciali. Niente. Solo un silenzio pieno, misteriosamente pieno. Una presenza silenziosa e calamitante. Dio era lì e parlava.
Un ragazzo testimonia: "A me e ai miei amici commuove un uomo che ama ciò che ha davanti. Per me andare a Madrid è stato rispondere ad un invito che un uomo, il Papa, mi aveva fatto, invito che riecheggia nella mia vita ogni istante e al quale, come il giovane ricco non volle, non seppe fare, occorre solo la semplicità di andarvi dietro".
Ma, contraddicetemi voi: non esiste nessuna star al mondo, nessun artista, che ogni due o tre anni sia in grado di scatenare questo magnifico caos che ogni volta soprende tutti! Eppure il Papa, alla sua età è l'unico che lo sa fare! E questi sarebbero i giovani che oggi vengono tanto criticati e che sembrano essere senza alcuna speranza e ideale? A me sembra invece una ennesima dismostrazione che la Fede è viva, Cristo vive in questi giovani e loro lo cercano!
I giovani hanno bisogno di testimoni, e Benedetto XVI è un testimone della Fede che lascia impresso nei cuori di tanti ragazzi e ragazze un segno indelebile.
In questo momento in cui sembra che per i giovani non ci sia futuro e la loro rabbia si scatena sulle strade della civilissima Londra, c’è qualcuno che continua a scommettere sui giovani. Quel Dio che sceglie ciò che è debole, fragile, incerto per ridurre al nulla i potenti, e si compiace di rivelare le cose ai piccoli, perché "gli adulti" (gli autosufficienti) non ascoltano.
Per ascoltare ci vuole raccoglimento, silenzio, pazienza e il coraggio generoso di non andarsene come fece quel giovane ricco del Vangelo, la cui ricchezza principale era proprio la sua giovinezza che volle tenere per sé. Se ne andò triste e io me l’immagino anziano e malinconico, a rammaricarsi di quella fuga, come accade a chi si accontenta solo dei suoi piccolissimi sogni e non si fida del Sogno di Dio. Magari perché non si è dato neanche la possibilità di ascoltarlo.(A.D.)
Per ascoltare ci vuole raccoglimento, silenzio, pazienza e il coraggio generoso di non andarsene come fece quel giovane ricco del Vangelo, la cui ricchezza principale era proprio la sua giovinezza che volle tenere per sé. Se ne andò triste e io me l’immagino anziano e malinconico, a rammaricarsi di quella fuga, come accade a chi si accontenta solo dei suoi piccolissimi sogni e non si fida del Sogno di Dio. Magari perché non si è dato neanche la possibilità di ascoltarlo.(A.D.)


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