Grazie mamma, grazie pà!

Grazie mamma, ne hai fatti sette. In famiglia sono il terzo. Il primo maschio nato aspettato e coccolato dopo due femmine e prima di altre due femmine.

L’amore non è cosa che s’impara, e tuttavia non c’è cosa che sia così necessario imparare”. Così scriveva Giovanni Paolo II in Varcare la soglia della Speranza.
Parole che mi vengono in mente ripensando, appunto alla mia famiglia. E...nella situazione attuale, mi viene un po' di paura quando vedo remare contro.
Educare richiede sempre una continua creatività e capacità di invenzione tenendo conto della mutevolezza delle persone e delle situazioni, ma allo stesso tempo la necessità di conoscere gli accordi di base su cui costruire l’improvvisazione non improvvisata a cui costringe ogni “sessione”.
Ci prepariamo tutta la vita per un lavoro e siamo convinti che occorra studiare e fare esperienza per diventare bravi professionisti. Lo stesso è con l’amore: richiede continue messe a punto a partire da cio' che fermo rimane: la volontà di amare. L'amore non si improvvisa, anche quello ha bisogno di studio e preparazione.
Per questo, ricordo che i miei genitori e i miei educatori si domandavano sempre a cosa stessero puntando e quale punto di forza e di debolezza avessero notato. E da li costruivano!

In un bel libro sull’educazione e la famiglia dal titolo “Papà sei tu il mio eroe” la psichiatra Meg Meeker, suggerisce:  “Non c’è bisogno di una laurea in psicologia per proteggerla e darle insegnamenti su Dio, sesso e umiltà. Significa semplicemente essere un papà. Non ho scelto a casaccio alcune caratteristiche proprie del papà: ho osservato e ascoltato le figlie per molti anni e ho sentito quello che dicono di te. Ho parlato con una miriade di padri. Ho letto testi di psichiatria, ricerche scientifiche, riviste di psicologia. L’ho fatto per lavoro. Ma ti dirò che nessun articolo, né alcun manuale di patologia, né alcuna istruzione, può iniziare a cambiare la vita di una ragazza tanto quanto lo faccia una chiacchierata con suo padre. Dal punto di vista di tua figlia non è mai troppo tardi per rafforzare la relazione con te. Quindi, fatti furbo. Tua figlia vuole i tuoi consigli e il tuo sostegno; ha voglia e bisogno di un legame intenso con te. E, come sanno tutti i bravi papà, sei tu ad aver bisogno di una relazione profonda con lei. Questo libro ti mostrerà come rafforzare questo legame oppure come ricostruirlo e come sfruttarlo per migliorare la vita di tua figlia e la tua”.

Ed ecco che allora io oggi voglio ringraziare tutti gli educatori, a partire dai miei genitori per le loro fatiche delle battaglie fatte.

Grazie mamma, grazie pà!

Commenti

  1. Non basterà una vita per ringraziare di quanto abbiamo ricevuto nella nostra famiglia e da qui e solo da qui la decisione di darla tutta! Grazie, Ale! Fabi

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    1. vero, e di cento riceviamo mille!!

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