Padre - figli

Educare un figlio tante volte significa intraprendere un tira e molla che alcune volte lascia sfiancati. Eppure credo che sia una stanchezza necessaria e inevitabile per i genitori. 
Si tratta di cercare un equilibrio tra i due (genitore e figlio), dove il figlio ha una voglia matta di vincere ed il genitore non vorrebbe cedere nemmeno di un passo. Per un padre basterebbe imprimere ai propri muscoli emotivi tutta la potenza che c’è in lui. Ma così facendo, il figlio crescerebbe colmo di rabbia e rancore, pieno di ostilità verso un uomo – suo padre – che non gli permette di diventare grande. Il mondo è pieno di uomini e donne, che, da adolescenti, sono stati obbligati a vivere come fantocci, dominati dall’invadente presenza di madri e padri per cui nulla era negoziabile, capaci solo di far fare ai figli ciò che li rendeva tranquilli. 

D'altro canto all'opposto accade che tanti a 15 anni sono già totalmente padroni del loro sabato sera, potendo andare dove vogliono e tornare a casa quando preferiscono. Ecco, io credo che in alcuni casi, ci sono padri, che di fronte ai figli che crescono, decidono di mollare subito. Non ci provano neanche un minuto. 

Penso che un padre potrebbe educare così: guardare negli occhi il proprio figlio. Non mollare la presa e non mollare lo sguardo. Giocare con il figlio a carte pari: riporre una totale fiducia in ciò che è il proprio figlio e in quello che fa.
Credo che il reale obiettivo di un padre sia: far durare questa "partita" per tutto il tempo in cui il figlio abiterà lo spazio della propria adolescenza. È proprio l' incompiutezza e indefinitezza dell'adolescenza che rende fondamentale il doverci esserci, il volerci esserci, lì, accanto al figlio.
Come si fa? Non lo so precisamente, ma di certo non bisogna impedire al figlio di mettersi alla prova con tutta la sua forza contro il padre.
Il padre deve escludere a priori di vincere.
Questo significa che ogni volta che si sente che il figlio sta per mollare la presa, il padre incoraggerà il figlio ad andare avanti, a ricercare la volontà e la determinazione, per tenere il passo. 

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