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Piccoli uomini crescono

Vedo i ragazzi con visi luminosi e divertiti. Questo accade tutte le volte che ci si cala al livello loro e…insieme si scherza e ci si diverte. Si accorgono che gli adulti fanno tutto quello che fanno gli altri uomini. I ragazzi pensano che noi siamo educatori prima che uomini e vederci ridere, e giocare li proietta in un mondo meraviglioso in cui siamo persone normali come loro: giochiamo a calcio, suoniamo la chitarra, creiamo modellini…l'ultima è stata creare un' orchestra sulla base di una canzone (a due chitarre) in cui i ragazzi, con i loro fratellini e sorelline, suonassero gli strumenti agitando o sbattendo ogni genere di oggetto si trovassero davanti…Meraviglioso! (Con questo un ragazzo ha espresso il suo desiderio di imparare a suonare la chitarra…Stupendo!)

Bisbigliano, sorridono, chiedono, rispondono. Si raccontano...E la loro vita passa dentro la tua. E la tua dentro la loro. E non sai come, ma percepisci cosa è diventare padre. O madre. Ed è il motivo per cui fare l'educatore è un mestiere impagabile. Percepisco sempre più, e me ne commuovo, che i bambini che erano sono gli adulti che verranno: maturano e imparo tanto da loro!

E poi ecco, si parla di tutto: dal gusto del piatto che stiamo mangiando ai libri delle vacanze di Natale. Dal colore che ha la notte al profumo dell'estate che sognano. Dalla paura delle strade buie al colore della libertà.
E poi…dovreste vederli affacciarsi dalla finestra del futuro, con gli occhi pieni di gioia.
Il loro cuore vibra, un cuore pieno di paure e incertezze, ma un cuore vivo.

Ed ecco che nasce la voglia di fare, di costruire, di imparare e scoprire nuovi talenti!

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